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Edifici scolastici, storia di un'emergenza: il Censis mostra i dati
Amianto, impianti malfunzionanti, strutture vetuste: mentre la strategia del Governo per la riqualificazione prende corpo

Scuola italiana, storia di un’emergenza continua: potrebbe essere questo l’ideale sottotitolo idoneo ad incorniciare la notizia che emerge dall’istantanea scattata dal Censis in materia di edilizia scolastica.

Dall’indagine condotta dal noto istituto di ricerca è emerso che per il 36% degli edifici risulta prioritario avviare lavori di manutenzione straordinaria, mentre per il 57% l’esigenza si colloca nella necessità di fornire continuità agli interventi di manutenzione ordinaria. Nel complesso, tuttavia, solo nel 7% dei casi è fondamentale costruire un edificio più adeguato.

I dati più inquietanti si delineano attraverso alcune constatazioni: su oltre 41mila strutture, ben 24mila hanno impianti mal funzionanti o fuori norma, in 9mila scuole gli intonaci sono rovinati, mentre in oltre 7mila tetti e coperture sono da rifare completamente. Inoltre, in ben 2mila edifici scolastici gli studenti sono a contatto con fibre di amianto. Un affresco per nulla edificante.

In questo senso assume grande importanza il fondamentale piano per la riqualificazione complessiva dell’edilizia scolastica portato avanti dal Governo Renzi: allo scoccare della data del 30 aprile (data relativa alla chiusura della procedura per effettuare la richiesta per l’affidamento degli interventi), secondo i dati rilevati attraverso una ricognizione ministeriale, le opere affidate dagli Enti locali a ditte specializzate erano 603, ovvero il 95,7% del totale: è evidente come queste cifre rappresentino concretamente un rilevante cambio di passo rispetto alle lunghe e farraginose procedure degli anni passati.

“Giustificato l’allarme del Censis sullo stato delle scuole italiane, – afferma Ermete Realacci, presidente della VIII Commissione Ambiente della Camera – anche per questo è molto importante il piano lanciato dal governo per la nostra edilizia scolastica, che deve essere finalizzato anche alla bonifica dall’amianto, alla sicurezza antisismica e al risparmio energetico“.

Come prosegue il percorso del complessivo progetto di riqualificazione degli edifici scolastici? Per comprenderlo leggi l’articolo Tutela edifici scolastici: ecco i primi 27 Comuni che riceveranno i fondi.

Più del 15% degli edifici nel nostro paese è stato costruito prima del 1945, altrettanti tra il 1945 e il 1960, mentre il 44% risale all’epoca 1961-1980 e solo un quarto è stato costruito dopo il 1980: dati inconfutabili che mostrano quanto stagionato sia il parco edifici a disposizione della scuola italiana. Inoltre circa il 60% degli edifici scolastici italiani è stato costruito prima dell’emanazione delle norme antisismiche e le sole scuole consumano oltre 1,3 miliardi di euro ogni anno di energia, una cifra troppo grande per non comprendere come sia necessario effettuare passi decisi verso la riqualificazione energetica di queste strutture.


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