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Marche: una banca dati per abbattere le barriere architettoniche
Al via un censimento degli edifici pubblici della Regione al fine di rendere le strutture adatte a tutti i cittadini

Una banca dati può contribuire ad abbattere le barriere architettoniche? Attraverso un ordinato censimento degli edifici pubblici è possibile rendere le strutture più adatte a tutti i cittadini-utenti? È la domanda che si sono sottoposti alcuni amministratori della Regione Marche: e la risposta parrebbe possedere riscontri operativi.

Infatti la Regione Marche ha avviato il censimento degli edifici pubblici o aperti al pubblico, attraverso un sito web dove non solo la stessa Regione, le Province e i Comuni dovranno inserire i dati richiesti, ma anche cittadini e associazioni saranno tenuti a segnalare gli edifici e i luoghi delle città che presentano criticità per i diversamente abili.

In proposito leggi l’articolo Valle d’Aosta: le barriere architettoniche vanno abbattute.

Il vicepresidente della Regione Antonio Canzian nell’illustrare lo scopo dell’iniziativa spiega che gli obiettivi principali allignano nella necessità di “acquisire una banca dati per programmare gli interventi necessari alla eliminazione delle barriere architettoniche, delineando un quadro esatto del livello di adeguamento alla normativa in vigore e della dimensione finanziaria occorrente. La presenza delle barriere risulta discriminatoria e, dunque, incostituzionale: vanno rimosse, aiutando gli Enti locali a provvedere quanto disposto dalle norme”.

Per approfondire in maniera “pratica” la tematica inerente alle barriere architettoniche consulta su Ediltecnico.it l’interessante articolo intitolato Barriere architettoniche, per eliminarle non serve il permesso di costruire.

Insomma, la Regione Marche intende effettuare una vera e propria radiografia dello stato di attuazione dei Piani che interessano differenti tipologie di edifici pubblici: per ciascuno di essi dovranno essere fornite informazioni su parcheggi, accesso, servizi igienici e percorsi all’interno della struttura. Il portale web, che sarà operativo nelle prossime settimane, sarà predisposto senza l’onere di spese aggiuntive per la Regione.

A cura di Marco Brezza


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