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Decreto Casa: giro di vite sull'occupazione abusiva alloggi
Prosegue l'esame del testo al Senato: focus anche su camper, roulotte, prefabbricati e imposta di registro trasferimenti immobiliari

Prosegue l’esame del disegno di legge di conversione del decreto legge n. 47/2014, cioè il Decreto Casa sull’emergenza abitativa e mercato delle costruzioni. Oggi il testo transita al Senato e sono diversi gli elementi di interesse inerenti alla tematiche dell’edilizia e dell’urbanistica contenuti al suo interno: anche alla luce delle modifiche introdotte negli scorsi giorni attraverso l’esame puntuale delle commissioni Lavori Pubblici ed Ambiente.

Ad esempio, mediante una modifica al Testo Unico dell’Edilizia (D.P.R. 380/2001) si andrà ad incidere con alcune novità sulla definizione ai fini edilizi del concetto di stazionamento di roulotte: infatti, nel testo di legge modificato, le installazioni di prefabbricati, roulotte e caravan non vengono più considerate nuove costruzioni se collocate all’interno di specifiche strutture ricettive all’aperto, nel rispetto delle relative autorizzazioni stabilite a livello locale. Questi manufatti non sono più pertanto considerati alla stregua di nuove costruzioni: saranno pertanto evitati i macchinosi adempimenti degli oneri inerenti alle autorizzazioni o al pagamento di imposte.

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Inoltre importanti novità giungono in merito al risalente tema dell’occupazione abusiva di alloggi: d’ora in avanti coloro che procederanno ad occupare abusivamente appartamenti non avranno più la possibilità di continuare a possedere gli allacciamenti di luce e gas: in questa direzione i fornitori saranno tenuti a verificare i titoli dei richiedenti prima di garantire gli eventuali allacciamenti. Il principio di legalità viene pertanto inserito come criterio direttivo fondamentale in materia di provvedimenti idonei a consentire un’abitazione a chi ne ha bisogno a canoni accessibili, mostrando la giusta e congrua intransigenza nei confronti di chi abusa di questa opportunità. “Coloro che occupano non soltanto violano la legge ma privano, nel caso delle case popolari, chi è in lista di attesa di un diritto fondamentale”, ha infatti evidenziato uno dei relatori del decreto, il senatore Franco Mirabelli del Pd.

Con riferimento all’urbanistica si è poi palesata la novità dell’abbassamento dell’imposta di registro all’1% per i trasferimenti immobiliari aventi ad oggetto beni immobili compresi in piani urbanistici particolareggiati diretti all’attuazione di programmi prevalentemente di edilizia residenziale: la riduzione dell’imposta si paleserà a patto che l’intervento sia completato entro il termine di 11 anni dal trasferimento.

Marco Brezza



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