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Patrimonio edilizio: inedito censimento immobili per i Comuni?
Due emendamenti del M5S aprono nuove prospettive per quanto riguarda la gestione del patrimonio immobiliare da parte delle Amministrazioni locali

Interessanti novità per quanto riguarda il patrimonio immobiliare pubblico giungono direttamente dalle aule del Parlamento: grazie al lavoro dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle sono infatti appena stati approvati un paio di emendamenti in Commissione Lavori Pubblici che potrebbero apportare rilevanti cambiamenti a livello di gestione degli immobili per quanto riguarda le Amministrazioni locali.

Il primo dei due emendamenti si pone l’obiettivo di consentire una migliore definizione dei programmi d’intervento relativi al patrimonio immobiliare pubblico: a tal riguardo i Comuni, nelle parole del deputato M5S Andrea Cioffi, dovranno provvedere, entro il termine di un anno, “al censimento oppure all’aggiornamento degli immobili di proprietà pubblica con riferimento in particolare alla presenza di unità immobiliari e fabbricati inutilizzati e al loro stato di manutenzione”.

Sarà prevista poi anche la formulazione da parte di Comuni e Regioni di propri programmi di recupero del patrimonio pubblico inutilizzato e sarà possibile prevedere anche la “partecipazione di cooperative di autorecupero formate da cittadini residenti nel Comune o nella Regione nel cui territorio è presente l’immobile da recuperare”, prosegue Cioffi.

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Il secondo emendamento passato al vaglio della Commissione è quello inerente alla creazione di una Banca Dati Nazionale consultabile via internet che riesca ad allineare tra le sue finalità il rispetto della legalità e del corretto agire della Pubblica Amministrazione, oltre alla fondamentale ambizione di prevenire e neutralizzare anticipatamente insidiosi fenomeni di corruzione.

 


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