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Edilizia scolastica: nuove risorse per la riqualificazione energetica
Il Decreto Irpef diminuisce i fondi per gli edifici scolastici, ma uno spostamento di altre risorse provvede a mantenere investimenti importanti in materia

Il Decreto Irpef, approvato la settimana scorsa, taglia le risorse per la sicurezza nelle scuole. È ciò che appare dal testo del provvedimento pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 24 aprile: disponibili sarebbero infatti solo 244 milioni di euro, contro i 3,5 miliardi che erano stati annunciati negli scorsi mesi.

Da fonti governative però giungono voci relative ad un decisione importante che dovrebbe consentire di spostare risorse da opere che ormai non sono più fattibili verso altri investimenti che sono invece in questo momento “cantierabili”: questi investimenti dovrebbero, con tutta probabilità riguardare soprattutto edilizia scolastica e risanamento idrogeologico del territorio.

Per saperne di più leggi l’articolo Edilizia scolastica, Renzi: i cantieri partono da giugno.

Queste notizie si aggiungono al cospicuo flusso di anticipazioni inerenti al decreto per la riqualificazione energetica per l’edilizia scolastica. In questa direzione le novità si collocano su vari temi rilevanti, tra cui: procedure più rapide sulle bonifiche dei siti inquinati, misure per contrastare il rischio idrogeologico con la sostituzione dei commissari straordinari con le autorità di bacino nazionali.

L’efficientamento energetico degli uffici scolastici pubblici riveste particolare importanza nel più ampio processo di tutela e sviluppo dell’edilizia scolastica in Italia, uno dei punti centrali nel programma del Governo Renzi al fine di rilanciare il paese: antisismica, sicurezza e semplificazione appalti sono gli altri punti centrali che definiscono la tematica.

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Il reperimento delle risorse per l’efficientamento energetico dovrebbe avvenire tramite il “Fondo rotativo per il finanziamento delle misure di riduzione dei gas serra” (voluto dal Governo Prodi con la Finanziaria 2007) e realizzato attraverso i fondi di investimento immobiliari chiusi (promossi o partecipati dagli enti locali) o dai fondi delle società di investimenti immobiliari italiani S.G.R.

Intanto giunge una importante notizia in materia dalla Regione Sicilia: la giunta regionale siciliana ha infatti deliberato lo stanziamento di ulteriori nuove risorse per 34 milioni per l’edilizia scolastica, oltre ad ulteriori 26 milioni per gli asili nido. 

 


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