Tutela edifici scolastici: ecco i primi 27 Comuni che riceveranno i fondi

I fondi per gli interventi di edilizia scolastica cominciano finalmente ad essere assegnati: proprio ieri il Ministero dell’Istruzione ha approvato la graduatoria dei primi Comuni che accederanno ai finanziamenti per implementare la tutela degli edifici scolastici.

Sono 27 i Comuni inclusi nella lista, 57 gli interventi complessivi che saranno finanziati, di cui 38 inerenti a scuole completamente nuove: il contributo (che ammonta a 36,8 milioni di euro) genererà 186 milioni di investimenti complessivi andando ad inaugurare il grande progetto sviluppato dal Governo Renzi per la tutela degli edifici all’interno dei quali i nostri ragazzi si formano.

Ecco l’elenco completo:

1) Firenze (FI)

2) Bologna (BO)

3) Calcinaia (PI)

4) Piazzola sul Brenta (PD)

5) Sernaglia della Battaglia (TV)

6) Osimo (AN)

7) Isola di Capo Rizzuto (KR)

8) Zeccone (PV)

9) San Rocco al Porto (LO)

10) Broni (PV)

11) Capranica (VT)

12) Grumolo delle Abbadesse(VI)

13) Casal Velino (SA)

14) Farra di Soligo (TV)

15) Giussago (PV)

16) Folignano (AP)

17) Savogna d’Isonzo (GO)

18) Potenza Picena (MC)

19) Camerino (MC)

20) Monteprandone (AP)

21) Verucchio (RN)

22) Castel San Pietro Terme(BO)

23) Bagni di Lucca (LU)

24) Argenta (FE)

25) Robbiate (LC)

26) Reggio Emilia (RE)

27) Belforte del Chienti (MC)

La graduatoria è stata elaborata in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande previa istruttoria tecnica del Ministero. Gli Enti che hanno avuto accesso alle risorse saranno chiamati a firmare apposito protocollo d’intesa vincolandosi formalmente alla realizzazione degli impegni.

Per approfondire la tematica leggi l’articolo Edilizia scolastica, Renzi: a fine mese finalmente si parte.

Lo stanziamento di delinea in una struttura impostata sulla promozione, a titolo sperimentale, dell’utilizzo da parte degli Enti locali dello strumento del Fondo immobiliare che, grazie alla sinergia tra risorse pubbliche e private e alla valorizzazione degli immobili più vecchi, permetterà di rinnovare il patrimonio immobiliare scolastico. Attraverso le somme sbloccate sarà possibile riqualificare strutture desuete o costruire nuovi edifici dotati degli standard di sicurezza più recenti e di nuovi modelli di spazi di apprendimento.

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