Umbria, edilizia sociale e bioarchitettura

La Regione anticipa l’avvio del Programma operativo annuale 2010
“La Regione Umbria è fortemente impegnata nel dare una risposta al bisogno abitativo delle famiglie. Entro la fine dell’anno si procederà all’approvazione del ‘Programma operativo annuale’ definitivo 2008/2009 e ora si è deciso di dare avvio alla programmazione relativa al 2010, anticipando e accelerando le procedure per mettere più rapidamente un alloggio a disposizione di chi vive nel disagio abitativo”. Lo sottolinea l’assessore alle Politiche abitative e all’Edilizia pubblica Damiano Stufara.

La Giunta regionale dell’Umbria, su sua proposta, ha approvato le procedure per l’individuazione dei Comuni nel cui territorio dovranno essere attuati gli interventi di edilizia residenziale, volti alla realizzazione di alloggi da destinare alla locazione a canone sociale e concordato nell’ambito del Programma operativo annuale (“Poa”) 2010.

“In questo modo, verranno uniformate le segnalazioni da parte dei Comuni – rileva l’assessore regionale – consentendo alla Regione di effettuare le proprie valutazioni su dati omogenei e, allo stesso tempo, di ridurre i tempi per l’individuazione degli interventi necessari”.

Come negli anni precedenti, per la programmazione 2010 sono previste tre fasi: la predisposizione di un documento preliminare nel quale, in base alle segnalazioni dei Comuni interessati, saranno indicate le linee guida per la formazione del “Poa” definitivo e individuati i Comuni sede degli interventi; la raccolta e la selezione delle proposte d’intervento da parte dei Comuni e il loro invio alla Regione; l’elaborazione del documento definitivo in cui saranno individuati gli interventi ammessi a finanziamento. 

I Comuni dovranno presentare la richiesta di inserimento nel “Poa” preliminare attenendosi alle tipologie e alle destinazioni degli alloggi stabiliti dalla Regione.

Prima di presentare la domanda, devono rilevare il fabbisogno abitativo nel proprio territorio, anche attraverso forme partecipative con gli operatori del settore e le associazioni di categoria dei possibili utenti, e verificare attentamente la presenza di alloggi “invenduti”, immobili da recuperare e aree edificabili sia pubbliche che private disponibili per la realizzazione degli interventi.

Nel caso della locazione a canone sociale, di concerto con le “Ater” (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) cui compete la realizzazione degli interventi, i Comuni possono individuare l’area o l’immobile in cui fare nuove costruzioni o recupero di immobili.

Per la locazione a canone concordato, i soggetti attuatori sono le “Ater” provinciali, le cooperative di abitazione e le imprese di costruzione che devono essere individuati dal Comune esclusivamente con bando di concorso, successivo alla formazione del “Poa” preliminare.
   Le richieste dei Comuni, corredate delle schede descrittive degli interventi, devono pervenire alla Regione entro il 30 novembre prossimo.  
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Bando regionale per realizzare edifici di bioarchitettura
E’ stato approvato dalla Giunta regionale un bando per l’erogazione di contributi in conto capitale per la realizzazione di edifici sperimentali di bioarchitettura.

Il bando è rivolto a cooperative e imprese private, per appartamenti di nuova costruzione, destinati alla vendita. Ogni appartamento non potrà superare i 95mq. di superficie.

Il bando, approvato nell’ambito del programma operativo annuale 2008 e 2009 della legge 23 del 2003, potrà contare su risorse totali pari a 3milioni e 840mila euro.

I contributi avranno il tetto massimo di 35mila euro ad alloggio e saranno calcolati sulla base del reddito convenzionale dell’acquirente finale dell’alloggio stesso.

E’ previsto un contributo aggiuntivo, fino ad un massimo di 12mila euro, per le spese di monitoraggio dei lavori in corso d’opera e per i maggiori costi delle soluzioni sperimentali previste.

Questo contributo sarà commisurato al punteggio ottenuto dal progetto e indipendentemente dal reddito dell’acquirente.  I progetti concorrenti saranno valutati da una apposita Commissione tecnica sulla base di un punteggio di qualità e corrispondenza agli obiettivi generali e specifici del bando stesso.

I progetti potranno proporre soluzioni anche diverse da quelle particolari indicate nel bando, purché coerenti con le sue finalità generali.

Queste ultime sono rappresentate dalla  realizzazione di costruzioni di elevati confort e salubrità, con soluzioni innovative e riproducibili nel campo del risparmio dei consumi energetici, della sostenibilità ambientale, dell’utilizzo di fonti di energia rinnovabili, della minimizzazione delle emissioni nocive a partire dai gas serra.
L’”estensione” a tutti i Comuni dell’Umbria e non più soltanto a quelli valutati ad “alta tensione abitativa” (anche se questi avranno diritto ad un premio di punteggio) costituisce una delle novità del bando rispetto a quelli precedenti.

Sarà finanziato il massimo di un progetto per Comune, al fine di consentire una equa distribuzione territoriale del programma costruttivo. Ulteriore novità è costituita da punteggi aggiuntivi che sono previsti per l’”attitudine verde” del concorrente operatore, attestata dal possesso della certificazione UNI EN ISO 14001:2004 e per il l’esistenza del “manuale d’uso dell’abitazione”, cioè la fornitura, in forma di testo scritto, da parte dello stesso operatore all’acquirente, di tutte le informazioni utili a ottimizzare l’uso e le caratteristiche di qualità dell’appartamento.

Fonte: www.regione.umbria.it

 

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