Umbria: riqualificazione urbana e bioedilizia

350 milioni di euro dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale 
Trecento cinquanta milioni di euro di contributi pubblici che produrranno investimenti per oltre 800 milioni di euro: è la dotazione finanziaria del Programma operativo regionale (POR) del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) 2007-2013.
Lo ha ricordato l’assessore all’ambiente della Regione Umbria, Lamberto Bottini, introducendo l’incontro territoriale per l’attuazione del Programma che si è tenuto a Perugia con i diversi soggetti interessati. 

“L’obiettivo è favorire la competitività e la tenuta sociale dell’intera regione. Particolare attenzione – ha spiegato l’assessore – sarà rivolta alle nuove frontiere dello sviluppo sostenibile, dell’ambiente, della prevenzione dei rischi e dello sviluppo delle fonti rinnovabili”.

La nuova fase di programmazione – ha sottolineato il responsabile del Servizio programmazione comunitaria della Regione Umbria, Domenico Antonio Colombo – interesserà tutto il territorio regionale, incluso per la prima volta quello del comune di Perugia. […]

In qualche modo – ha proseguito – la Regione ha anticipato la nuova fase di programmazione avviando l’attuazione del Programma con l’emanazione di due bandi riguardanti il cosiddetto “pacchetto competitività” ed i Programmi urbani complessi “2”.
Il POR FESR, che rientra tra gli strumenti strategici della programmazione unitaria della Regione, si articola in cinque assi: ricerca innovazione,  ambiente, energia, riqualificazione delle aree urbane ed assistenza tecnica.

La parte più rilevante delle risorse, pari al 61%, è destinata alla ricerca, all’innovazione ed all’energia perché anche l’Umbria – ha aggiunto – intende  contribuire al raggiungimento degli  obiettivi fissati nel Consiglio di Lisbona.

Uno strumento innovativo per lo sviluppo e la riqualificazione delle aree urbane è rappresentato, nell’ambito del POR FESR, dai Programmi integrati di sviluppo urbano (PUC 2) che, accanto ad interventi riguardanti le opere pubbliche e l’edilizia residenziale, prevedono per la prima volta azioni rivolte alle attività produttive e culturali.

Al bando, scaduto lo scorso 20 ottobre – ha concluso Colombo – hanno partecipato tutti i diciannove comuni umbri con popolazione superiore ai 10 mila abitanti. Ora – ha annunciato – si passa alla fase istruttoria per la selezione delle proposte presentate che si caratterizzano per un ampio coinvolgimento dei soggetti locali.
Spetterà poi ai Comuni – e questa è un’altra novità – la gestione degli interventi e delle risorse necessarie all’attuazione dei programmi. 

Sul fronte dei rischi naturali e del recupero ambientale – ha detto Giovanna Saltalamacchia, responsabile Unità Operativa per la promozione e coordinamento dei Progetti comunitari della Regione Umbria – attraverso il Programma sarà possibile costruire Piani di gestione per la prevenzione dei rischi naturali e tecnologici con l’obiettivo di arrivare alla definizione del Piano regionale coordinato per la prevenzione multirischio.

La gestione spetterà ad un unico soggetto, individuato nel Centro regionale polifunzione di Foligno, che avrà il compito di coordinare tutte le attività di prevenzione, previsione e di risposta rapida alle emergenze. §Tra gli interventi previsti anche la promozione della qualità ambientale dei territori e dei servizi ed il recupero e riqualificazione delle aree degradate. Le risorse previste per queste attività ammontano a circa 21 milioni di euro. […]     

Solo per l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili il Programma FESR prevede risorse per 52,2 milioni di euro pari a circa il 15% della dotazione pubblica globale – ha spiegato il  Dirigente del Servizio Energia della Regione Pier Luigi Manna – a cui si aggiungono confinanziamenti di imprese ed enti locali. 
Energia da fonti rinnovabili, risparmio energetico ma soprattutto riduzione dell’impatto ambientale delle produzioni sono i principali settori in cui si articolano gli interventi con una particolare attenzione alla ricerca e all’innovazione.
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Previsti interventi per 6 milioni di euro a Perugia e Terni
La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta dell’assessore alle politiche abitative Damiano Stufara,  ha approvato le linee guida per un prossimo bando di progettazione di due complessi residenziali ispirati ai principi di bioarchitettura e del risparmio energetico da realizzarsi nei Comuni di Perugia (in Loc. Lacugnano) e di Terni (in Loc. Gabelletta).

Il bando, che verrà pubblicato nel Bollettino Ufficiale delle Regione Umbria,  è finalizzato alla costruzione di almeno 12 alloggi “ecocompatibili” in ciascun comune, di superficie non superiore ai 95mq, da destinare alla locazione permanete a canone concordato.

“Si tratta di interventi sperimentali – ha sottolineato l’assessore Stufara – per i quali la Regione ha stanziato nell’ambito del Programma operativo annuale 2006  tre milioni di euro.  Alla quota regionale si aggiungerà un cofinanziamento di uguale importo delle ATER provinciali quali soggetti attuatori degli interventi. La progettazione – ha proseguito l’assessore – dovrà contenere soluzioni innovative da un punto di vista architettonico e tecnologico, capaci di ridurre i fattori di inquinamento”.

Nei progetti si dovrà tenere conto dell’integrazione degli  edifici con l’ambiente urbano e naturale, limitando l’impatto ambientale delle costruzioni per le quali sono da prediligere materiali a provata “sostenibilità”, materiali di provenienza locale e di riciclo o riutilizzo.

Particolare attenzione dovrà essere posta negli interventi di risparmio energetico e di riduzione del consumo idrico, così come per il confort acustico. Ciascun complesso edilizio dovrà – ad esempio – produrre un quantitativo di energia pari almeno al 20% del suo fabbisogno attraverso l’utilizzo di fonti energetiche alternative.

In considerazione della particolare complessità delle tematiche trattate, spetterà ad un’unica Commissione esaminatrice, per entrambi i bandi, la valutazione delle proposte presentate e la conseguente formulazione delle graduatorie.
Per l’assegnazione di punteggi la Commissione terrà conto  della qualità della soluzione architettonica, delle soluzioni attinenti le tecniche della bioarchitettura e del risparmio energetico e della qualità funzionale ed impiantistica.
Potranno partecipare al concorso liberi professionisti in forma singola o associata.

Fonte: www.regione.umbria.it

 

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