Urbanistica, nuovo ddl in Sardegna

La Giunta regionale ha varato un nuovo disegno di legge, concernente Piani attuativi di riqualificazione paesaggistica, finalizzato a contrastare il disagio sociale, la tensione abitativa presente nei territori caratterizzati da una diffusione insediativa discontinua e l’uso improprio di aree di rilevante valenza paesaggistica.

Il provvedimento, proposto dall’assessore regionale dell’Urbanistica, Nicola Rassu, si pone anche come strumento utile al fine di consentire la piena attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, nella sua funzione di strumento di sintesi tra tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e storico-paesaggistico.

“Abbiamo completato la sintesi dei numerosi incontri avuti sul territorio e con importanti esponenti della politica regionale per elaborare un Disegno di Legge che consenta di intervenire, in modo efficace, nella lotta agli insediamenti abusivi, oltre che affrontare e velocizzare i processi di accelerazione delle procedure di condono edilizio ancora non definite”, ha commentato l’assessore Rassu.

“Con questo DDL – ha evidenziato l’esponente dell’esecutivo – non si riaprono assolutamente i termini del condono edilizio, di esclusiva competenza statale, ma solo i termini per la ricognizione aggiornata, comune per comune, dell’esistenza di fenomeni di abusivismo e per la perimetrazione dei piani di risanamento urbanistico e la loro successiva approvazione, consentendo di dare una soluzione equilibrata a tali fenomeni”.

Il disegno di legge introduce, inoltre, un nuovo strumento nel panorama urbanistico regionale, il ‘Piano attuativo di riqualificazione paesaggistica’ e ne definisce finalità, contenuti e modalità con cui regolare gli interventi di demolizione delle volumetrie esistenti non sanabili e la previsione di poter realizzare nell’ambito del piano, abitazioni di edilizia residenziale destinate a prima casa per particolari categorie sociali svantaggiate.

Il DDL, inoltre, intende fornire chiarezza interpretativa nella corretta applicazione del PPR rispetto ad alcune situazioni che stanno creando incertezze applicative con riferimento alla corretta disciplina delle zone umide costiere che riguarda vaste aree territoriali e circa 55 comuni sardi.

“Con quest’azione abbiamo voluto dare risposte alle problematiche che i territori ci hanno rappresentato – ha concluso Rassu – e intendiamo proseguire con l’apporto di tutti gli attori interessati nel perseguimento degli obiettivi di sintesi tra tutela e valorizzazione del patrimonio naturale e paesaggistico della Sardegna, pertanto, questo disegno di legge si inserisce pienamente nella più ampia azione messa in campo dalla Giunta Cappellacci, per la salvaguardia e la valorizzazione paesaggistica”.

Fonte: Regioni.it

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