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Scade questa mattina alle ore 12 il bando per aggiudicarsi la concessione di uno degli 11 fari di proprietà dello Stato. I bandi (Valore Paese – FARI), gestiti dall’Agenzia del Demanio e dal Ministero della Difesa, puntano al recupero e al riutilizzo di 11 fari pubblici collocati in meravigliosi posti d’Italia.
I fari coinvolti nel progetto sono i seguenti: il Faro di Brucoli ad Augusta (SR), il Faro di Murro di Porco a Siracusa (SR), il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo-Favignana (TP), il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (PA), il Faro di Capo d’Orso a Maiori (SA), il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia (NA), il Faro di San Domino alle Isole Tremiti (FG) e dei quattro proposti dal Ministero della Difesa il Faro Punta del Fenaio e il Faro di Capel Rosso sull’Isola del Giglio (GR), il Faro Formiche di Grosseto e il Faro di Capo Rizzuto a Isola di Capo Rizzuto (KR).
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Per partecipare alla gara è necessario presentare la documentazione amministrativa, la proposta progettuale e l’offerta economica libera. La proposta progettuale deve essere coerente con gli indirizzi e le linee guida del progetto Valore Paese – FARI: nello specifico i fari possono accogliere iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio insieme ad attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, didattiche e promozionali.
Il criterio di valutazione è l’offerta “economicamente più vantaggiosa”, data dalla proposta progettuale, valutata con punteggio pari al 60%, e dalla proposta economica, a cui può essere assegnato un punteggio massimo del 40%.
La valutazione della proposta progettuale dovrà tenere conto di elementi qualitativi. Eccone alcuni di particolare rilievo: soluzioni di recupero del faro, manutenzione, fruibilità pubblica, contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, mediante una rete di servizi e attività condivise.
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