Veneto, dati sul territorio per p.a. e professionisti

L’Infrastruttura Dati Territoriali, progetto avviato dalla Regione in collaborazione con l’Università di Padova, rappresenta un innovativo ed efficace modello organizzativo che prevede una rete di servizi in cui le informazioni sul territorio veneto saranno più facilmente accessibili ai cittadini, agli enti, ai professionisti e alle imprese. […]

Lo ha messo in rilievo il vicepresidente della Giunta regionale e assessore al territorio Marino Zorzato, intervenendo oggi a Padova, a Palazzo del Bo’, al convegno in cui è stato presentato il progetto dell’Infrastruttura Dati Territoriali, insieme al prorettore dell’ateneo padovano Francesco Gnesotto e al preside della facoltà di ingegneria Pierfrancesco Brunello.

Zorzato ha ricordato che la Regione produce da tempo “informazioni territoriali” di varia tipologia, un patrimonio imponente per quantità di dati e di straordinaria importanza per contenuti e qualità. Un patrimonio oggi a disposizione di tutti gratuitamente, che risulta essere un supporto fondamentale a sostegno dell’azione per la salvaguardia e la tutela del territorio e dell’ambiente, su cui saranno sempre più imperniate la politiche dei prossimi anni.

Dopo aver evidenziato il processo di completa “digitalizzazione” verso cui è ormai avviata la pubblica amministrazione, Zorzato ha espresso soddisfazione per la costruttiva collaborazione con l’Università di Padova che consegue oggi un altro prestigioso risultato, fornendo ai cittadini un nuovo strumento progettato e sviluppato in una rete di servizi di conoscenza e comunicazione, uno strumento che consentirà di fornire soluzioni e contributi per valutare e gestire i piani e gli interventi per il governo del territorio.

Insieme all’Università di Padova è stata progettata e realizzata anche la “rete di stazioni permanenti GPS”, con il coinvolgimento di diverse istituzioni, enti e strutture pubbliche e private a cui oggi, in occasione del convegno, Zorzato e Gnesotto hanno consegnato un  “attestato di eccellenza” come riconoscimento per il contributo fornito.

Fonte: www.regione.veneto.it

 

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