Abruzzo: la lunga strada della nuova Legge Urbanistica

Superare le rigidità degli strumenti di pianificazione urbanistica e, soprattutto, in concreto, renderli più rispondenti alle esigenze delle comunità locali e del mercato.

Su questi principi si dovrà basare il percorso, avviato dalla Regione Abruzzo, che condurrà alla redazione della nuova legge urbanistica regionale, che sostituirà quella vigente, che risale al 1983.

L’obiettivo è privilegiare lo strumento degli accordi in tutta la regione, dalle aree urbane a quelle rurali, passando per la montagna e gli antichi borghi. La nuova legge urbanistica regionale dovrà recepire una serie di istituti introdotti negli corso degli anni nella normativa statale: perequazione, compensazione, housing sociale, accordi pubblico-privato per una determinazione condivisa degli assetti.

Le linee guida sono già approvate dalla giunta regionale nei giorni scorsi e vanno in questa direzione. All’inizo di questa settimana, sono infatti state illustrate a Pescara dal presidente della giunta regionale Luciano D’Alfonso, dall’assessore all’urbanistica Donato Di Matteo, dal professor Paolo Urbani della Luiss di Roma, dal direttore del Dipartimento Turismo-Cultura-Paesaggio Giancarlo Zappacosta, dal dirigente del Servizio Governo del territorio Bruno Celupica.

Nel rinnovamento saranno coinvolti Comuni, professionisti e imprenditori, in modo da far ripartire il comparto edilizio, promuovendo nuove costruzioni e progetti di rigenerazione del patrimonio esistente, spesso naufragati a causa di una normativa farraginosa.

Le iniziative legislative che riguardano la pianificazione territoriale, dovranno procedere di pari passo con l’iter della legge urbanistica, per evitare elementi discordanti che andrebbero a pregiudicare la semplificazione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

News dal Network Tecnico