Alluvione Parma: attivato servizio straordinario di smaltimento rifiuti

Rimane alto l’indice di attenzione nel territorio della provincia di Parma dopo l’alluvione degli scorsi giorni. L’allarme piena per i fiumi Parma e Baganza è cessato ma il monitoraggio del territorio rimane attivo: secondo i dati forniti dal Comune di Parma ammonta a 18mila la cifra inerente al numero delle persone residenti nei quartieri che hanno subito i disagi maggiori a causa degli allagamenti. Numerosi e diffusi sono inoltre i dissesti causati dalle piogge negli Appennini. La situazione dell’articolazione territoriale della Regione Emilia Romagna sembra stare uscendo dalle condizioni di emergenza degli scorsi giorni. 

Due i fronti su cui al momento è concentrata l’attenzione del sistema di Protezione civile: da una parte la città di Parma, dall’altra i comuni collinari e montani delle province occidentali, interessati da frane e dissesti. Nel capoluogo 300 volontari della colonna mobile di Protezione civile sono tuttora impegnati in operazioni di pulizia delle strade e rimozione di fango e detriti; operative su vari fronti anche le squadre dei Vigili del Fuoco, che finora hanno realizzato 162 interventi, e quella dell’Esercito, attivata dalla Prefettura ed equipaggiata con pompe e specifiche attrezzature.

All’interno della situazione di emergenza affiora una interessante azione implementata dal Comune di Parma: quest’ultimo, in collaborazione con il gruppo Iren, ha organizzato un servizio straordinario di recupero e smaltimento di rifiuti, detriti e materiale trasportato dalla corrente. Una sinergia che opera nella direzione del ripristino di una situazione di normalità.

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