Ambiente: prende vita in Lombardia un nuovo progetto di legge in materia

Rendere la Lombardia una regione più rispettosa dell’ambiente e delle esigenze di tutti i cittadini: al fine di intraprendere questa rotta virtuosa sono state approvate ieri (con 39 voti a favore, 8 contrari, 18 astenuti) dal Consiglio della Regione Lombardia alcune importanti modifiche al Progetto di legge Ambiente. Al centro dell’attenzione le modifiche alle leggi vigenti in regione in materia di rifiuti, risorse idriche, utilizzo del sottosuolo e gestione degli Osservatori ambientali idonei a vagliare le Valutazioni di Impatto Ambientale (VIA).

L’Assessore regionale all’ambiente Claudia Terzi ha commentato i punti focali del provvedimento, sottolineandone l’urgenza: “Il provvedimento – ha affermato – risulta fortemente voluto dalla maggioranza per snellire le procedure burocratiche e per venire incontro alle istanze del territorio“.

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Quella in procinto di disciplinare la tematica ambientale si configura come una sorta di legge “omnibus” o “collegato ordinamentale” che va a modificare importanti settori afferenti alla questione ambientale lombarda: Corrado Tomasi, consigliere del Pd, sottolinea però il fatto che il progetto di legge assume i caratteri della discontinuità, non proponendosi di effettuare un’azione complessiva ed organica: “Proprio per questo motivo – ha sottolineato – il gruppo del partito Democratico si è astenuto sulla votazione del provvedimento”.

Ma ecco in sintesi i punti-chiave del progetto di riforma.

Questione rifiuti
Il progetto di legge prevede un aggiornamento della pianificazione regionale ogni 6 anni e per quanto riguarda i piani provinciali quinquennali prevede l’autosufficienza territoriale per i rifiuti solidi urbani, il censimento degli impianti e l’individuazione delle necessità impiantistiche. Inoltre, al fine di evitare un sovradimensionamento territoriale di impianti di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati, è stata pensata una norma transitoria, nel rispetto alle necessità dell’intera regione.

Catasto
Al fine di giungere ad una mappatura delle reti di sottoservizi attraverso Catasti del sottosuolo di tutte le infrastrutture esistenti a livello locale, la normativa prevede un iter amministrativo più flessibile e semplice (attraverso provvedimenti tecnico-amministrativi di livello dirigenziale) per la modifica e l’aggiornamento delle informazioni ai Comuni da parte dei gestori.

Risorse idriche
A partire dal 1 gennaio 2015, con lo scopo di garantire nei corsi d’acqua la continuità idraulica e la conservazione delle specie naturali dell’ecosistema fluviale, ci sarà l’obbligo del mantenimento del Deflusso Minimo Vitale (DMV) attraverso un monitoraggio costante: è questo il valore che rappresenta appunto la quantità d’acqua minima da lasciare sempre defluire nell’alveo di un torrente a valle delle opere di presa.

Osservatori ambientali
Gli Osservatori ambientali verranno modificati in composizioni di sottogruppi tematici, con l’obiettivo primario di garantire una gestione più tempestiva e allo stesso tempo accurata degli organismi preposti alla verifica delle prescrizioni contenute nei provvedimenti di compatibilità ambientale. In particolare quelli attualmente operanti sono relativi alla realizzazione del Milano Expo 2015, la cui efficace gestione è fondamentale per la realizzazione delle opere nei tempi previsti.

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