Appalti, Protocollo Antimafia per l’Expo 2015

“Questa volta si fa sul serio”: il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, sintetizza in questa frase il contenuto del protocollo di legalità per Expo 2015, firmato in Prefettura a Milano, con una serie di obblighi per evitare le infiltrazioni mafiose.

Pisapia li definisce “argini e anticorpi” efficaci.

Contratto rescisso a tutte le aziende che non passano le verifiche antimafia, contratti rescissi a chiunque non denuncia tentativi di estorsione o minacce, monitoraggio di tutti i mezzi e del personale che entrano nei cantieri sono solo alcune delle norme di questa “cornice quadro mai vista in Italia” che, secondo il ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri, può essere un punto di riferimento per tutto il Paese.

Insomma, da Milano parte “una grande rivoluzione – assicura – che porterà risultati di legalità”.

L’accordo in 12 articoli coinvolge non solo Prefettura e società Expo ma anche il governo, il Comune, la Provincia, la Regione, i sindacati e le associazioni di categoria perché “la sfida – ha sottolineato il presidente del Consiglio provinciale di Milano Bruno Dapei – si vince nel momento in cui si mette tutti al centro la legalità”.

La società con la prefettura ha messo insieme una piattaforma informatica, Si.G.Expo, che permetterà di gestire online tutte le procedure togliendo burocrazia ma di fatto creando anche una anagrafe degli esecutori, cioé di tutte le aziende coinvolte nel progetto dell’esposizione mondiale, che potrà essere consultata dalle forze dell’ordine. Sarà la Prefettura a rilasciare i certificati antimafia.

E in tutti i contratti (anche in quelli di subappalto) ci sarà una clausola per cui, se, dopo la firma, i controlli antimafia risulteranno positivi l’accordo sarà rescisso.

Tutte le aziende che partecipano alle gare d’appalto dovranno firmare una dichiarazione in cui si impegnano a denunciare pressioni, minacce o tentativi di estorsione.

C’é poi una attenzione particolare per settori ‘delicati’ come lo smaltimento dei rifiuti, il movimento terra e il trasporto del materiale in discarica.

E per quanto riguarda i lavori, si prevede anche un settimanale di cantiere con tutte le indicazione dei mezzi e del personale che entrano ed escono, verificando anche la proprietà di tutti i veicoli.

“Questo – ha sottolineato l’ad di Expo 2015 – è il momento di agire” con i lavori appena avviati e la gara da oltre 200 milioni per la piastra (su cui saranno costruiti i padiglioni) che verrà aggiudicata a giugno. Anzi, adesso, ha aggiunto il sottosegretario regionale all’Expo Paolo Alli, “non possiamo permetterci di sbagliare”. “Ci sarà il tentativo di infiltrazioni mafiose – ha concluso Pisapia – ma abbiamo creato argini e anticorpi”.

Fonte: Ansa

 

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