Campania, come fare con Pompei?

Due crolli si sono verificati negli Scavi di Pompei (Napoli). I cedimenti hanno riguardato il Tempio di Venere e un muro di una tomba della necropoli di Porta Nocera. I crolli sono avvenuti forse a causa delle forti piogge delle ultime ore.

Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini ha convocato d’urgenza per martedì mattina una riunione operativa su Pompei, per avere un rapporto esatto sulle motivazioni dei crolli nel sito archeologico ieri e oggi e più in generale negli ultimi mesi, nonché a verificare l’efficacia degli interventi di ordinaria manutenzione e a valutare lo stato del Grande Progetto Pompei.

Alla riunione, che si terrà martedì 4 marzo alle ore 10.30 presso il Mibact – informa una nota – parteciperanno: il soprintendente incaricato prof. Massimo Osanna, il direttore generale delle antichità, il dott. Luigi Malnati, il direttore generale del Grande Progetto Pompei, gen. Giovanni Nistri. Già questa mattina Nistri, con cui il ministro aveva già avuto un primo incontro giovedì scorso, e Malnati, sono stati contattati da Franceschini per avere un report completo sulle ragioni dei crolli avvenuti nel sito archeologico nella serata di ieri e nella mattinata di oggi.

La Soprintendenza ha rilevato i nuovi danni all’interno dell’area archeologica provocati dall’effetto della pioggia. Il primo crollo si è verificato nella serata di ieri nel Tempio di Venere con la caduta di alcune pietre dalla spalletta del quarto arcone sottostante la struttura antica. La muratura, interessata da alcune lesioni, era già stata puntellata. L’area è interdetta al pubblico. Più importante il crollo verificatosi nella prima mattinata di oggi e che avrebbe potuto anche avere risvolti pericolosi per i visitatori. A venire giù, infatti, è stato il muro di una tomba della necropoli di Porta Nocera, prospiciente l’antica strada.

Il muro, alto circa 1,70 serviva da contenimento del terreno in cui erano state poste le sepolture ed era pertanto costruito contro-terra. ”Si è provveduto a chiudere tutti gli accessi alla necropoli – assicura la Sovrintendenza speciale di Pompei – che rimarrà chiusa al pubblico fino al completamento delle verifiche del caso e al ripristino del muretto”. Ad accorgersi del danno è stato il custode di turno lungo la via delle tombe, che ha lanciato l’allarme immediato. Sul posto sono giunti i tecnici della soprintendenza, coordinati dalla direttrice degli scavi Grete Stefani, per fare un punto sull’entità dei danni.

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