Campania: l’Ance di Salerno propone un patto per l’edilizia ‘green’

Un piano di riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico e privato che possieda come leva strategica la premialità volumetrica per le imprese e l’implementazione degli interventi di rilevanza pubblica per i Comuni. È l’idea suggerita dai costruttori salernitani, di fronte all’analisi strategica del Centro Studi dell’Ance di Salerno, per sconfiggere la forte crisi che sta colpendo il settore edilizio.

“Moneta urbanistica” e un “Patto per lo sviluppo dell’edilizia green” costituiscono le due rilevanti strategie che sono alla base dell’indirizzo programmatico su cui l’Ance di Salerno, in ottica di ripresa, intende fare affidamento a partire dal secondo semestre del 2013. “Per fare ripartire il settore delle costruzioni – si afferma nella nota di sintesi diffusa dal Presidente dell’Ance Antonio Lombardi ai costruttori – non c’è altra possibilità che insistere sulla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. Lo strumento che può certamente attrarre investimenti privati è quello della moneta urbanistica. Prevedere, cioè, premialità volumetriche per le imprese che decidono di intervenire, per esempio, abbattendo e ricostruendo edifici, rendendoli efficienti e innovativi dal punto di vista energetico oppure ristrutturandoli con materiali eco-compatibili”.

“Se si prevedono per le imprese aumenti di volumetria o cambi di destinazione d’uso di immobili – affermano i costruttori – gli Enti Locali potranno ottenere in cambio non solo flussi finanziari in entrata, ma anche la realizzazione di opere di rilevanza pubblica: aree a verde attrezzato come parchi o giardini pubblici, urbanizzazione e servizi nel sottosuolo” permettendo così la nascita di “veri e propri eco-quartieri”.

Secondo l’Ance salernitano è fondamentale reinventare la filiera allargata dell’edilizia (architetti, ingegneri, geometri, artigiani, operai specializzati, imprese di costruzioni, produttori di materiali, fornitori di servizi) in modo tale da riorientarla verso la frontiera della sostenibilità ambientale. Nient’altro che la premessa sostanziale per innescare la nascita delle “smart city” anche nella provincia italiana, all’insegna di un vero e proprio “Patto per lo Sviluppo dell’Edilizia Green”.

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