Casa, utilizzare alloggi vuoti per emergenza abitativa a Bologna

Avviare un confronto con gli enti pubblici e le associazioni di costruttori per utilizzare gli appartamenti invenduti di Bologna contro l’emergenza casa.

E’ uno dei punti della piattaforma unitaria che Cgil, Cisl e Uil (insieme ai sindacati degli inquilini Sunia, Sicet e Uniat) hanno presentato all’assessore alla casa del Comune Riccardo Malagoli.

“Abbiamo raccolto la sua sfida e elaborato una serie di proposte”, hanno spiegato i rappresentanti sindacali, mettendo davanti a tutto “gli effetti di una crisi senza precedenti che ha messo in difficoltà decine di famiglie”.

“Chiediamo l’apertura immediata di un tavolo di confronto, ci sono centinaia di appartamenti vuoti”, ha sottolineato Antonella Raspadori della Cgil.

Per i sindacati andrebbero studiati meccanismi per incentivare i proprietari a rivedere i canoni di affitto oppure, “verificate le condizioni economiche e le risorse, la possibilità di acquisire parte del patrimonio invenduto a prezzi inferiori a quelli di mercato“.

Altro nodo importante è quello delle case Erp: Cgil, Cisl e Uil chiederanno a Malagoli “un piano straordinario di edificazione” e “l’adeguamento del canone sulla base di una dichiarazione Isee aggiornata alla condizione reddituale del momento“.

E’ troppa lenta, infatti, la procedura di assegnazione: l’ultima graduatoria vede 9.601 domande valide, 253 in più rispetto alla precedente (903 le nuove domande e 1.044 le integrazioni nell’ultimo semestre).

I sindacati, inoltre, hanno salutato in modo positivo il nuovo protocollo anti-sfratti siglato in Prefettura a luglio:

“Il primo basato su un prestito è stato un insuccesso, in questo bene la scelta di un’elargizione a fondo perduto”, ha sottolineato Alberto Schincaglia (Cisl). Tra gli altri punti della piattaforma, le sigle auspicano “il mantenimento dell’azzeramento Ici per i contratti concordati” e più controlli “sulle dichiarazioni dei proprietari di case in un’ottica di equità e di risparmio”.

In questo modo si troverebbe risorse per eventuali bonus ai locatori che abbasseranno i propri canoni per venire incontro alle famiglie. E ancora “alienazioni mirate per una gestione economica più razionale”, “ripensare l’agenzia per l’affitto”, la creazione di uno “sportello unico per il tema casa“: un accorpamento necessario, perché ormai le emergenze sono diffuse su tutto il territorio comunale.

E infine “una revisione del ruolo di Acer, affinché sia in grado di avere la responsabilità dell’intera gestione del patrimonio pubblico e la possibilità/capacità di utilizzare risorse per la costruzione di nuovi alloggi Erp”.

Fonte: Ansa 

 

 

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