Catasto Fabbricati rurali, la proroga ancora non arriva

Resta ancora un mistero la possibile proroga del termine per l’accatastamento fabbricati rurali, scaduto lo scorso 30 novembre.

Dopo il rinvio in Commissione Finanze del ddl sulla Delega Fiscale, era apparso difficile sperare in un prolungamento del periodo concesso ai tecnici per perfezionare la migrazione dei fabbricati rurali, ancora censiti al catasto terreni, al catasto civile urbano.

Nelle ultime ore sono trapelate alcune indiscrezioni (ancora da confermare), secondo cui l’emendamento per la proroga retroattiva per l’accatastamento fabbricati rurali potrebbe trovare posto nella Legge di Stabilità o nel Decreto Sviluppo bis, che, allo stato attuale, sono le due norme che verosimilmente approderanno per prime in Gazzetta Ufficiale. Poi nel pomeriggio di ieri è stato presentato dal senatore Cosimo Izzo l’emendamento per la proroga nel ddl sul tagli alla politica, testo approvato dall’aula di Palazzo Madama, ma cheda una prima lettura pare non contenere la proroga tanto attesa dai Geometri.

Ricordiamo che il termine del 30 novembre 2012 è stato strenuamente difeso dal Governo, nonostante le forti pressioni sia delle forze politiche sia delle associazioni dei tecnici e dei professionisti, poiché il MEF aveva espresso contrarietà a una proroga, temendo una ripercussione sulla riscossione dell’IMU, alla quale saranno assoggettati anche gli immobili rurali.

L’ultima richiesta, in ordine di tempo, per una proroga dei termini era arrivata dal CNG con una seconda lettera inviata al Governo dal presidente dei Geometri, Fausto Savoldi.

Posticipare la data entro cui terminare le procedure Docfa e Pregeo, secondo i geometri, non risulterebbe un danno per l’Erario. La quantificazione di una rendita provvisoria senza l’archiviazione del dato, questa la tesi del CNG, consentirebbe immediatamente la riscossione dell’IMU e, successivamente, l’assoggettamento del fabbricato a tutti gli oneri fiscali ed eventuali conguagli previsti.

 

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