Clima e risparmio energetico: i nuovi obiettivi nel contesto europeo

L’Italia guida l’Europa per 6 mesi, grazie al semestre di Presidenza europea: tra i temi di grande rilievo (e di alta competenza comunitaria) ci sono ovviamente quelli relativi a clima ed energia. E allora giungono stimoli importanti al premier italiano Matteo Renzi in relazione a questo tema da parte dei principali network ambientalisti.

Questi ultimi si aspettano infatti che il Consiglio si faccia promotore di un accordo ambizioso in grado di contribuire alla ratifica di un accordo globale nella prossima Conferenza mondiale sul Clima che avrà luogo a Parigi nel 2015.

Oltre 20 associazioni ambientaliste hanno sottoscritto un appello al Premier Renzi, in quanto presidente di turno dell’Unione Europea, chiedendo al Governo italiano di sostenere con forza un ambizioso accordo politico per il nuovo quadro comunitario al 2030 che abbia i target indispensabili per scongiurare la catastrofe climatica: meno 55% di emissioni, meno 40% di consumo energetico, più 45% di energia rinnovabile entro il 2030.

“Il ruolo delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica è cruciale per raggiungere questo obiettivo – affermano in un comunicato le associazioni ambientaliste -. Pertanto, come richiesto dal Parlamento europeo, è necessario definire obiettivi coerenti che si supportino a vicenda, ambiziosi e legalmente vincolanti. Purtroppo, l’obiettivo comunitario proposto per le rinnovabili manca di ambizione e non fornisce la necessaria certezza per gli investitori”.

Il Consiglio europeo del prossimo 23 e 24 ottobre sarà in questo senso il primo appuntamento decisivo all’interno del semestre europeo di presidenza italiana per la definizione dell’accordo sugli obiettivi in ottica 2030 su clima ed energia.

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