Difesa del suolo, ok all’indice di riparto dei fondi: svetta la Lombardia

La Lombardia è in vetta alla classifica del riparto dei fondi per il dissesto idrogeologico, seguita da Emilia Romagna, Toscana, Sicilia e Piemonte. L’Unità di missione Italia Sicura ha in questo senso appena chiuso il percorso di un decreto idoneo a fissare gli indicatori di rischio dei diversi territori. Un dato che ricopre grande importanza per i finanziamenti futuri. Mediante le percentuali indicate dal provvedimento, infatti, sarà individuato nei prossimi anni il riparto di tutte le risorse per la messa in sicurezza del territorio. A partire da quelle del fondo progettazione, ormai prossimo all’ok finale.

Il decreto (un D.P.C.M.) che contiene gli indicatori è stato appena firmato. Mauro Grassi, responsabile tecnico dell’Unità di missione illustra filosofia retrostante il provvedimento: “L’idea di questo lavoro è nata discutendo la possibilità di distribuire le risorse sulla base di indicatori quantitativi oggettivi, scientificamente fondati, senza più fare riferimento a elementi basati sulla congiuntura politica”. Il tema è quello della ripartizione dei fondi tra le Regioni. In pratica, si fissano dei paletti per indicare a monte quali sono le aree a maggiore rischio che, quindi, necessitano più risorse.

“Il nostro obiettivo era elaborare un indicatore specifico per il dissesto idrogeologico, per questo ci siamo messi al lavoro con Ispra”. Di fatto, sono state elaborate delle tabelle che valutano anzitutto due elementi: l’area delle Regioni e la popolazione residente. Ai due fattori, tuttavia, non viene dato lo stesso peso. “Visto che parliamo di investimenti sul territorio, più che la popolazione conta per l’appunto il territorio”. Pertanto, l’estensione in chilometri quadrati pesa per il 70% mentre il numero di persone residenti pesa per il 30%.

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