Energia: l’Europa attua il nuovo piano strategico di interconnessione

Energia e innovazione: Italia al centro d’Europa, non solo in senso figurato. Sono infatti 31 i progetti selezionati dalla Commissione Europea nel suo piano strategico di interconnessione, che ha l’ambizione di ridisegnare le infrastrutture energetiche europee creando per la prima volta un continente collegato da Nord a Sud e da Est a Ovest. L’obiettivo pratico è quello di evitare una volta per tutte il fenomeno dei paesi isolati o dipendenti da un’unica fonte di approvvigionamento.

Tra i progetti italiani, 19 ineriscono a reti elettriche, 10 al gas, 1 al petrolio e 1 alle “smart grid”: tra di essi vanno evidenziati quelli in grado di collegare l’Italia al Mar Mediterraneo (Algeria, Grecia, Malta, Francia), all’Adriatico (Slovenia, Croazia, Montenegro) e ai paesi transalpini (Francia, Svizzera, Austria). Ciò significa grande coinvolgimento di diverse ed importanti Regioni italiane (tra cui Piemonte, Friuli, Lombardia, Veneto, Marche, Emilia Romagna, Sicilia) ed anche un discreto finanziamento di 5,85 milioni di euro per i prossimi 7 anni.

Denaro non sufficiente, ma quello che la Commissione intende fare è soprattutto offrire garanzie, attraverso la Banca europea per gli investimenti e i “project bond” che facciano da effetto leva attirando gli investitori. Ecco le agevolazioni previste per i cosiddetti “progetti di interesse comunitario”:
– Un’autorità nazionale unica per paese per le autorizzazioni;
– Massimo 3 anni e mezzo di tempo per far partire i lavori;
– Taglio dei costi amministrativi;
– Procedure di consultazione con le comunità locali per evitare nuovi casi Tav.

Per ricevere i finanziamenti, ogni singolo progetto dovrà presentare domanda e, solo dopo una valutazione del piano d’investimenti, arriveranno i fondi. Il primo bando è atteso a inizio 2014, poi ve ne sarà uno ogni anno, mentre la lista dei progetti prioritari sarà rivista e aggiornata a partire dal 2015. “Riteniamo che la stragrande maggioranza dei progetti energetici Ue d’interesse comune verrà realizzata nei prossimi anni”, ha affermato il Commissario Ue all’energia Guenther Oettinger, spiegando che, a differenza del passato, nella lista ci sono solo quelli “fattibili a breve” e già “concordati da tutti gli stati membri”. Questi dovrebbero quindi ricevere rapidamente l’ok di Consiglio e Parlamento Ue.

Fonte: Ansa

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