Finanziaria 2010, ddl all’esame della Camera

La Finanziaria 2010 sarà di 8,9 miliardi di euro dopo il maxiemendamento (composto da 250 commi) approvato dalla maggioranza in commissione Bilancio della Camera il 7 dicembre scorso.

Di seguito si segnalano le disposizioni di interesse contenute nel maxiemendamento.

Al fine di rimborsare i comuni per le minori entrate derivanti dall’ICI a seguito dell’esenzione dall’imposta dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale, disposta a decorrere dal 2008, vengono previsti stanziamenti di ulteriori 156 milioni di euro per il 2008 e 760 milioni a decorrere dal 2009.

 Le disponibilità del Fondo per esigenze urgenti ed indifferibili istituito presso il Ministero dell’economia sono ridotte di 3.690 milioni di euro per il 2010, a 1.379 milioni per il 2011, a 2.560 milioni per il 2012 e a 760 milioni a decorrere dal 2013.

Si prevede un’articolata disciplina volta alla costituzione della Banca del Mezzogiorno s.p.a., società partecipata dallo Stato in qualità di socio fondatore e da altri soggetti privati che saranno invitati a parteciparvi da un Comitato promotore appositamente istituito.

Finalità precipua della banca è quella di sostenere progetti di investimento nel Mezzogiorno, promuovendo in particolare il credito alle PMI anche con il supporto di intermediari finanziari.

Sono introdotte modifiche alla disciplina sulle concessioni autostradali. La prima modifica è volta ad estendere l’approvazione di tutti gli schemi di convenzione già sottoscritti dalle società concessionarie con l’ANAS Spa fino alla data del 31 dicembre 2009 subordinatamente alla condizione che gli schemi recepiscano le raccomandazioni richiamate dalla delibera Cipe di approvazione.

La seconda modifica dispone che per le tratte autostradali in concessione con scadenza entro il 31 dicembre 2014, l’Anas S.p.A., entro il 31 marzo 2010, avvii le procedure ad evidenza pubblica per l’individuazione dei nuovi concessionari.Con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze sono stabilite le modalità di utilizzo da parte di Anas S.p.A. delle risorse derivanti.

Il comma 211 stanzia 500 milioni di euro – a valere sulla disponibilità del Fondo Infrastrutture derivante dalla quota di assegnazione delle risorse del Fondo Aree sottoutilizzate – per l’attuazione, anche per stralci, del programma di edilizia carceraria, finalizzato alla creazione di nuove infrastrutture o all’aumento della capienza delle infrastrutture esistenti (legge 14/2009).

All’approvazione degli interventi inseriti nel programma di edilizia provvederà, in base al comma 214, il CIPE, integrato dal Presidente della regione e dal Sindaco del comune interessati all’intervento. La delibera del CIPE sostituisce ogni diverso provvedimento autorizzatorio previsto dalla normativa vigente e determina la variazione urbanistica e il mutamento della destinazione d’uso dell’immobile. […]

Vengono soppressi, sempre in relazione al programma di edilizia carceraria, i rinvii alla legge obiettivo e alle procedure previste dal Codice degli appalti per le infrastrutture strategiche.

Modifiche sono previste sulla Legge Obiettivo:
– per le infrastrutture nazionali non sarà più necessario approvare l’intero progetto definitivo ma il Cipe potrà dare l’ok ai singoli lotti costruttivi; autorizzando il primo lotto, il Cipe si impegna a finanziare l’intera opera.

La novità varrà per i progetti di importo superiore a 2 miliardi di euro, tempi di realizzazione superiori a quattro anni e non suddivisibili in lotti di importo inferiore a un miliardo di euro.

Norme procedurali per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e adeguamento antisismico delle scuole. Entro 30 giorni dall’entrata in vigore della Finanziaria, previa approvazione di apposito atto di indirizzo delle competenti commissioni parlamentari anche per i profili di carattere finanziario, devono essere individuati gli interventi immediatamente realizzabili fino a un importo complessivo di 300 milioni euro, con la relativa ripartizione tra gli enti territoriali interessati.

Segnaliamo, infine, che l’attuale testo della Finanziaria dispone la proroga sino al 2012 della detrazione Irpef al 36% sulle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e in favore di acquirenti o intestatari di immobili facenti parte di fabbricati interamente ristrutturati da imprese di costruzione o da cooperative edilizie.

Le agevolazioni spettano anche per le spese sostenute, nel 2012, sempreché i lavori siano eseguiti entro il 31 dicembre 2012 e che l’alienazione e l’assegnazione dell’immobile avvenga entro il 30 giugno 2013.

Dal 2012 sarà a regime l’agevolazione che consente l’applicazione dell’aliquota ridotta Iva al 10% sui lavori di recupero del patrimonio edilizio realizzati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata.

Nello scorso mese di maggio, anche, l’Europa ha reso possibile in tutti gli Stati membri l’introduzione di un’aliquota Iva ridotta per le prestazioni nel settore edile. 

Fonte: Aniem
 

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