Ici, professioni, liberalizzazioni, pensioni e lavoro: le priorità del governo Monti

Si attende oggi la fiducia della Camera dei Deputati al nuovo governo Monti, ma il neo premier può già dirsi soddisfatto, visti i risultati ieri in Senato, 281 voti favorevoli su 315.

A Palazzo Madama il professor Monti  ha parlato ai senatori spiegando le linee programmatiche del governo che prevedono interventi su Ici, pension ie lavoro.

Nel suo discorso Monti parla di un governo di impegno nazionale,  “significa assumere su di sé il compito di rinsaldare le relazioni civili e istituzionali fondandole sul senso dello Stato” – spiega – .”Se falliremo, se non raggiungeremo le riforme che servono, saremo tutti sottoposti a condizioni ben più dure”.

“Ci sono disparità nel paese, esiste una questione meridionale, le infrastrutture, la disoccupazione e il rispetto della legalità – ha aggiunto – . Ma esiste anche una questione settentrionale con la delocalizzazione, la bassa natalità e il costo della vita”.

Pensioni: “Il nostro sistema pensionistico rimane caratterizzato da ampie disparità di trattamento, tra fasce d’età e categorie, con alcune aree di ingiustificati privilegi”.
“Va prestata attenzione ai servizi di cura per gli anziani che è preoccupazione crescente per le famiglie”.

Lotta all’evasione:”Lotta all’evasione fiscale non solo per aumentare il gettito ma anche per abbattere le aliquote”.

Mercato del Lavoro: Con la premessa che la pressione fiscale in Italia “é elevata”, il premier Mario Monti ha comunque spiegato in Senato che questa “può essere modificata per renderla favorevole alla crescita”. E per farlo, ha spiegato, si può intervenire su impresa e lavoro.

“Con il consenso delle parti sociali dovranno essere riformate le istituzioni del mercato del lavoro per allontanarci da un mercato duale dove alcuni sono eccessivamente tutelati ed altri privi di tutele e assicurazioni”.

“Il mercato del lavoro dove alcuni fin troppo tutelati, mentre altri sono privi di tutele” deve essere riformato per avere un “sistema più equo”, ma il nuovo quadro normativo “verrà applicato ai nuovi rapporti di lavoro” non a quelli in essere.

Per quanto concerne al contrattazione occorre “spostare il baricentro verso i luoghi di lavoro”.

Giovani: “Italia ha bisogno di investire nei suoi talenti, nei giovani. Essere orgogliosa e non trasformarsi in una entità di cui i suoi talenti non sono orgogliosi”.

“Bisogna valorizzare il capitale umano mirando ai livelli di istruzione che sono nettamente inferiori alla media europea”.

L’esenzione Ici alla prima casa è un’anomalia italiana: “L’esenzione dall’Ici delle abitazioni principali è una peculiarità se non un’ anomalia del nostro ordinamento”. Per Monti sarà necessario “riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare”.

E ha ricordato che il decreto sul federalismo municipale prevede dal 2014 l’entrata in vigore dell’Imu, che “assorbirà l’attuale Ici, escludendo la prima casa e l’Irpef sui redditi fondiari da immobili non locati, comprese le relative addizionali. In questa cornice – ha aggiunto – intendiamo riesaminare il prelievo sulla ricchezza immobiliare”.

“Tra i principali Paesi europei – ha osservato Monti – l’Italia è caratterizzata da una imposizione sulla proprietà immobiliare che risulta al confronto particolarmente bassa. L’esenzione dall’Ici delle abitazioni principali costituisce, sempre nel confronto internazionale, una peculiarità se non la vogliamo chiamare anomalia del nostro ordinamento tributario”.

Lavoro femminile: “L’inserimento e la permanenza al lavoro delle donne è una questione indifferibile. Bisogna conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia oltre che di sostegno alla natalità”. Il premier ha annunciato che si studierà “una tassazione preferenziale per le donne”.
L’azione di governo “da un lato darà vita a provvedimenti per affrontare l’emergenza e restituire fiducia al nostro paese” e “dall’altro vuole delineare un progetto per modernizzare le strutture economiche e sociali in modo da ampliare le opportunità per imprese, donne e cittadini”.

Ordini professionali: Per il professor Monti vanno regolamentate mettendo in atto i provveidmenti della legge di stabilità sulle tariffe minime. 

Soddisfazione per l’annuncio fatto oggi dal Presidente del Consiglio Mario Monti circa la volonta’ di mantenere in capo alla presidenza del Consiglio la delega agli Affari Regionali e’ espressa da Graziano Delrio, Presidente della Associazione dei Comuni Italiani.

‘’Si tratta – spiega – di un ulteriore segnale di quella attenzione al mondo delle autonomie che avevamo avuto gia’ modo di riscontrare nel corso del colloquio che abbiamo avuto durante le consultazioni a Palazzo Giustiniani, nei giorni scorsi’’.

Nel segnalare che Monti ha auspicato di manifestare, con questa sua decisione, la ‘consapevolezza condivisa che debba rafforzarsi la collaborazione fra i diversi livelli istituzionali’,

Delrio evidenzia che ‘’questo primo atto concreto conferma la nostra fiducia nell’operato dell’esecutivo: un atto che testimonia una attenzione non di facciata, ma sostanziale e per la quale da parte nostra siamo pronti a mettere in campo tutte le nostre proposte per contribuire al risanamento dei conti ed al rilancio dell’economia’’.

‘’Speriamo quindi – conclude Delrio – che i tavoli interistituzionali si aprano al piu’ presto, assicurando fin d’ora tutta la collaborazione del mondo dei Comuni nella individuazione di soluzioni e scelte condivise’’.

 Fonti: Ansa e Anci

 

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