Lavori pubblici, Umbria: 5 milioni di euro per la riqualificazione

Un bando regionale destinato ai piccoli comuni per accedere a finanziamenti per interventi di valorizzazione e recupero delle infrastrutture e del patrimonio edilizio pubblico. Ammontano a 5 milioni di euro gli stanziamenti provenienti dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2007-2013 che l’Assessore della Regione Umbria ai lavori pubblici, Stefano Vinti, ha inserito nel bando presentato oggi ai rappresentanti dei Comuni con popolazione non superiore a 10mila abitanti, nel corso di un incontro che si è svolto nella sede di Anci Umbria a Perugia.

“Il bando si inserisce nel Pacchetto anticrisi varato dalla Giunta regionale a sostegno dell’economia umbra. Vogliamo incentivare – ha dichiarato l’Assessore Vinti – quegli interventi volti alla rivitalizzazione e riqualificazione delle aree urbane e dei centri storici nei cosiddetti piccoli comuni. Ma soprattutto vogliamo dare una boccata di ossigeno concreta a questi comuni e al sistema delle imprese umbre, mettendo a disposizione una quota consistente dei Fondi Fas per i piccoli interventi indispensabili per realizzare quei lavori che i comuni non riescono a realizzare a causa del drastico taglio di trasferimenti statali”.

“Nei giorni scorsi – ha proseguito Vinti – abbiamo preso coscienza di dati assolutamente drammatici. I comuni sono passati da 91 a 21 milioni di risorse impegnate nei settori tradizionalmente di loro competenza (strade, acquedotti fognature). Mentre i mutui contratti dagli enti locali umbri sono scesi dai 23 del 2011 ai 10 del 2012. Certamente i cinque milioni disponibili non potranno risolvere tutti i problemi, ma vogliono essere un segnale che l’Umbria dà per indicare la rotta utile a far ripartire l’economia, ormai soffocata da tagli, patti di stabilità e burocrazia che non fanno altro che paralizzare il sistema causando l’aggravarsi della crisi ed il disagio sociale nelle famiglie, nonché la perdita di migliaia di posti di lavoro”.

L’obiettivo è inevitabilmente quello di accrescere l’offerta e la qualità di infrastrutture pubbliche a servizio dei cittadini e delle imprese: ciò, conclude l’Assessore, si sostanzia “nell’abbattimento delle barriere architettoniche, nel miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e di infrastrutture pubbliche di interesse strategico (quali ad esempio edifici scolastici, edifici definiti di interesse strategico nei piani di emergenza comunale, residenze municipali) e nel rafforzamento della rete di mobilità funzionale alle esigenze locali e connessa alle prospettive di sviluppo insediativo”.

Quello in questione sarà il primo bando regionale gestito interamente online nel rapporto tra Comuni e Regione, con l’eliminazione totale dei documenti cartacei. I comuni dovranno impegnarsi ad un cofinanziamento minimo del 20%.

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