Lombardia, in arrivo importanti semplificazioni in materia ambientale

Semplificazione e chiarimento normativo: sono le parole-chiave, i punti centrali dell’articolazione relativa all’ambiente contenuta nella legge della Regione Lombardia inerente alle “Disposizioni per la razionalizzazione di interventi regionali negli ambiti istituzionale, economico, sanitario e territoriale”.

Le novità introdotte nella Regione Lombardia (il via libera al provvedimento è giunto in Consiglio regionale a maggioranza, 43 voti favorevoli, 23 contrari) avranno ripercussioni benefiche anche sulla materia dell’ambiente, in particolare su rimozione amianto, reti gas e canoni acque.

Infrastrutture e reti gas: particolare rilievo assume la questione che tocca i nodi tematici di infrastrutture e reti gas: “In vista delle prossime gare per l’attribuzione della gestione del servizio – spiega l’assessore all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia Claudia Maria Terzi – è stata chiarita la norma regionale che consentiva ai Comuni l’eventuale trasferimento delle proprietà, con positive ricadute per i bilanci degli Enti locali lombardi, viste le enormi difficoltà nel produrre investimenti nel sistema a causa del Patto di stabilità”.

Acque termali: a partire da ora, tramite le nuove norme, i canoni che fino a oggi sono stati versati alle Province arriveranno direttamente ai Comuni che sono sedi di stabilimento o di imbottigliamento: “Una quota consistente del canone, il 60%, – afferma l’assessore – verrà dunque versata direttamente nelle casse comunali, che lo avranno a disposizione per le spese di investimento sul loro territorio. Si tratta di un impegno importante, che consente ai Comuni di avere l’immediata disponibilità di queste somme, che, negli anni passati – conclude l’assessore – venivano girate per il tramite della Provincia, con gravissimi ritardi dovuti all’ormai famigerato Patto di stabilità”.

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Amianto: le nuove disposizioni conferiscono mandato alla Giunta regionale al fine di stabilire le modalità attraverso cui i Comuni dovranno garantire il ritiro per i privati di piccole quantità di amianto (eternit, nella fattispecie) spalancando così per la prima volta in Lombardia la possibilità di effettuare autonomamente la rimozione dei tetti con appositi “kit tecnici”.

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