Manovra, Anci: troppe tasse sulla casa

“La manovra del governo si sta rivelando più pesante di quanto fosse previsto e davvero grave sul versante delle politiche della casa. Al punto da contraddire anche scelte recenti quali la cedolare secca che era stata fissata al 21%”.

Ad affermarlo è Ylenia Zambito, coordinatrice della Consulta casa di Anci Toscana e assessore alle Politiche abitative del Comune di Pisa. Secondo Zambito, si è deciso di tagliare tutto ciò che era possibile e, in modo più o meno diretto, si aggrava la pressione fiscale:
– si taglia ai proprietari della casa in cui abitano (si tagliano le detrazioni Irpef sui mutui e le agevolazioni fiscali a chi acquista la prima casa),
– si riducono i benefici a chi dà in affitto il proprio immobile (la cedolare secca passa dal 21% al 25,2%),
diminuiscono le detrazioni a chi ristruttura la propria abitazione,
calano anche per gli inquilini le deduzioni in percentuale sull’affitto.

“Il governo aveva illuso le famiglie annunciando più volte un piano casa nazionale che poi si è rivelato del tutto inefficace”, aggiunge la coordinatrice della Consulta casa di Anci Toscana, ricordando che “in Toscana il piano casa aveva fatto arrivare finanziamenti per la costruzione di nuove abitazioni da destinare ai più deboli pari a 22 milioni di euro, mentre sono presenti nelle casse della regione circa 350 milioni di euro che non si possono spendere a causa delle rigide norme per il rispetto del patto di stabilità”.

In questo quadro di tagli, secondo Zambito, il governo avrebbe potuto almeno scegliere di aumentare solo la tassazione sugli affitti a libero mercato: “E invece ha perso un’altra occasione ed ha deciso di aumentare anche la tassazione degli affitti a canone concordato, che passa dal 19 al 22,8% – afferma la coordinatrice della Consulta Casa di Anci Toscana –.

Lasciarla alla precedente quota avrebbe incentivato i proprietari ad affittare ad un canone più basso di  quello libero creando un mercato un po’ più equilibrato per le locazioni. Invece così i canoni continueranno ad aumentare e di conseguenza aumenterà ulteriormente il numero degli sfratti”.

Fonte: Anci

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