Non basta la DIA in sanatoria per un muro di contenimento abusivo

La realizzazione di un muro di contenimento necessita del permesso di costruire perchè è un’opera che si eleva al di sopra del suolo e modifica in maniera permanente il territorio.

Anche nel caso in cui il titolare decidesse di iniziare i lavori presentando una DIA, dovrebbe in seguito presentare un permesso di costruire in sanatoria.

Così i giudici della Cassazione si sono espressi con la sentenza del 14 novembre scorso, n. 41425, rigettando il ricorso di un signore che ha realizzato un muro di contenimento in cemento armato ed era stato accusato dal tribunale locale ad una pena di 1 mese di arresto e un’ammenda di 6mila euro.

“Sicché per le opere soggette a permesso di costruire – spiegano i giudici -, anche se l’interessato ha optato per l’esecuzione dei lavori mediante denuncia di inizio atitvità, ai sensi del citato art. 22, comma 3, non è affatto prevista la possibilità di sanatoria mediante DIA, in considerazione del più pregnante  controllo richiesto alla pubblica amministrazione nell’ipotesi di sanatoria di costruzioni originariamente abusive, evidenziato dalla necessità che si proceda ad una valutazione di doppia ocnformità agli strumenti urbanistici e dalla previsione di rigetto tacito della richiesta di sanatoria nell’ipotesi di mancato accogliemtno entro il termine di 60 giorni (terzo comma dell’art. 36)”.

“Nel caso in esame, peraltro, la sentenza impugnata ha rilevato che il muro di contenimento non risultata neppure conforme al PRG, in quanto detto strumento urbanistico prevede esclusivamente l’esecuzione di  “opere provvisionali di asosluta urgenza, indispensabili per evitare pericoli e danni”, mentre le opere incriminate, secondo la sentenza impugnata, non possono assolutamente essere considerate tali, essendo di tipo “durevole e permanente”.

 



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