Piano Casa Veneto 3, siamo in dirittura d’arrivo

Il progetto di legge, approvato ieri dalla commissione urbanistica del Consiglio regionale, aggiorna ed estende gli ampliamenti straordinari in vigore ormai da quattro anni che hanno consentito, a oggi, oltre 62 mila interventi edilizi.

Le novità principali del Piano Casa Veneto 3 riguardano:
– il tempo di applicazione, esteso da 2 a 5 anni;
– l’introduzione di un bonus minimo per tutti pari a 150 metri cubi;
– l’agevolazione delle procedure di demolizione ricostruzione;
– gli incentivi alla messa in sicurezza dei fabbricati in zone a rischio idraulico e sismico, nonché alla rimozione delle barriere architettoniche;
– il premio al risparmio energetico;
– il sostegno all’insediamento di attività commerciali nei centri urbani
– la sottrazione di ogni competenza in materia ai sindaci, accusati dalla giunta di aver svolto «un’azione burocratica frenante.

Il Piano si applica all’intero patrimonio edilizio – unica eccezione gli edifici sottoposti a vincolo nei centri storici – ma al momento esclude i conviventi (di ogni genere) dall’esenzione del 60% sugli oneri di costruzione. La questione sarà riesaminata in aula, in sede di conversione in legge.

La legge prevede un abbattimento degli oneri di costruzione a carico dei cittadini ma la Regione non compenserà i Comuni dei mancati introiti conseguenti perciò i Comuni si ritroveranno con minori risorse e maggiori incombenze; altro punto critico è la percentuale degli aumenti di cubatura autorizzati.

La rotta, però, è già tracciata. Il 30 novembre scadranno gli effetti del Piano Casa 2: così, per evitare vuoti normativi, tra una settimana il testo licenziato dai commissari diventerà legge.

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