Smart city: un percorso per sostenibilità e risparmio verso il 2050

Città smart e green, con un trasporto pubblico a basse emissioni, edifici efficienti e una corretta gestione dei rifiuti: in tale direzione potrebbero essere generati risparmi globali per 17mila miliardi di dollari (solo in termini di minore spesa energetica) entro la data fatidica del 2050.

A tracciare queste linee di previsione è uno studio della Global Commission on the Economy and Climate, la commissione internazionale indipendente guidata dall’ex presidente messicano Felipe Calderon e composta da una trentina di ex capi di governo, ministri delle finanze e leader economici. Se i governi mondiali incrementassero gli sforzi, per esempio sostenendo l’innovazione verde, tagliando i sussidi ai combustibili fossili e introducendo una imposta sul carbonio, i risparmi potrebbero salire fino a 22mila miliardi di dollari. La ricerca è stata sostenuta anche dai principali istituti di ricerca del Regno Unito e di altri 6 Paesi, tra cui Svezia, Corea del Sud e Norvegia.

Inoltre, si legge nell’indagine, investire nelle città green può ridurre le emissioni di gas a effetto serra per 3,7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica all’anno entro il 2030. A confronto, le emissioni dei 28 paesi dell’Ue, secondo stime Eurostat, ammontano a 3,18 miliardi di tonnellate di anidride carbonica nel 2014. “I passi che le città fanno per ridurre la propria impronta di carbonio riducono anche i costi energetici, migliorano la salute pubblica e aiutano ad attrarre nuovi residenti e nuove imprese“, ha commentato l’ex sindaco di New York Michael Bloomberg, inviato speciale dell’Onu per le città e il cambiamento climatico.

Questa è la strada per generare sostenibilità in chiave futura: una sfida che deve essere intrapresa già da oggi.

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