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Edilizia sociale, secondo la Cgil in Calabria gettati via 4 milioni
Polemica contro la Giunta Scopellitti: una delle cause la cattiva gestione delle graduatorie delle imprese costruttrici

È polemica in Calabria tra Giunta regionale e Cgil Calabria a proposito dello scottante tema dell’edilizia sociale.

L’avvenuta revoca nel 2010, da parte dell’Assessorato regionale ai lavori pubblici, della graduatoria di imprese, Comuni e cooperative che avrebbero dovuto realizzare oltre 3mila alloggi di edilizia sociale ai sensi della Legge Regionale 36/2008, avrebbe condotto oggi al pagamento di penali a favore delle imprese stesse, per una cifra che andrebbe definita sui circa 4 milioni di euro. Questo prezioso denaro, secondo una nota emessa da Cgil Calabria, verrebbe sottratto dal bacino di fondi regionali e non dalle tasche di chi ha commesso questo errore.

“Nel momento in cui più di 8mila famiglie calabresi chiedono un alloggio di edilizia sociale e 12mila nuclei fanno domanda per il sostegno al fitto – prosegue la nota della Cgil – la Giunta Scopellitti colleziona un’altra chicca: manda in fumo 4 milioni di euro del fondo di edilizia sociale per irresponsabili, strampalate e superficiali azioni amministrative”.

La Cgil Calabria ed il Sunia (Sindacato Unitario Nazionale inquilini ed affittuari) Calabria “manifestano la loro più ferma indignazione su quanto avvenuto. Ciò dimostra, ancora una volta, quanto sia distante l’azione di questo Governo Regionale dai problemi, dalle esigenze e dai drammi dei calabresi”.

In attesa di udire in proposito la voce dell’amministrazione calabrese, la questione, nelle parole della Cgil, verrà con tutta probabilità sottoposta alla Magistratura Contabile.


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