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Pertinenze, il sottotetto è sempre di uso condominiale?
Per i giudici della Cassazione dipende dal titolo edilizio e in mancanza del quale dipende dalla destinanzione d'uso

Se il sottotetto serve all’uso comune va considerato condominiale, mentre se serve solo da camera d’aria per evitare un contatto diretto tra l’ultimo piano e il tetto va considerato come pertinenza del piano di sotto.

A fare questa precisazione sono stati i giudici della Corte di Cassazione con la sentenza n. 12840 del 23 luglio scorso.

Secondo i giudici, infatti,  “l’appartenenza del sottotetto di un edificio va determinata in base al titolo, in mancanza o nel silenzio del quale, non essendo esso compreso nei novero delle parti comuni dell’edificio essenziali per la sua esistenza o necessarie all’uso comune, la presunzione di comunione ex art. 1117 c.c., è applicabile solo nel caso in cui il vano, per le sue caratteristiche strutturali e funzionali, risulti oggettivamente destinato all’uso comune oppure all’esercizio di un servizio di interesse condominiale (condizione, questa, che la Corte territoriale ha escluso, essendo, invece, pervenuta, sulla scorta dei riscontri oggettivamente rilevati e valorizzati, alla conclusione dell’appartenenza all’immobile oggetto di aggiudicazione)”.


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