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Installazione impianti in edifici esistenti, manutenzione ordinaria o straordinaria?
Per capire quale procedura è necessario seguire, occorre guardare caso per caso

In materia di impianti, si assiste ad un po’ di incertezza sulla procedura da seguire.

In ogni caso non è possibile formulare nessun parere generico, per avere la certezza che la medesima procedura valga per tutti i casi.

Infatti a seconda della tipologia di intervento, può trattarsi di manutenzione ordinaria, o di manutenzione straordinaria.

Per cui occorre sempre guardare caso per caso.

Proviamo a esplorare un caso specifico come esempio, per tentare di chiarire le normative e le implicazioni che ne conseguono.

Ad esempio, il caso di un condominio esistente che decide di effettuare una riqualificazione dell’impianto termico, approvando l’installazione di un impianto nuovo, sostitutivo del precedente, con lo scopo di ottenere un risparmio energetico e di usufruire degli sgravi fiscali di legge. 

Per esempio, il caso è quello della ristrutturazione completa della centrale termica condominiale che prevede lo smantellamento completo della caldaia esistente e il conseguente rifacimento dell’impianto elettrico, secondo le normative vigenti in materia.

Oltre a questo intervento, proprio nell’ottica di ottenere un futuro risparmio dei costi, il condominio potrebbe approvare anche l’installazione di un impianto di contabilizzazione calore nei singoli appartamenti. In questo modo, pur mantenendo il sistema di riscaldamento centralizzato, ciascuna unità abitativa potrebbe regolarsi il riscaldamento nel proprio appartamento, a seconda delle proprie necessità.

Cerchiamo di capire la procdura per ogni tipologia di intervento con l’approfondimento “Installazione degli impianti negli edifici esistenti: quale procedura?” di Daniela Ori, pubblicato in home page, nella sezione Approfondimenti.


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