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Efficienza energetica ed edifici pubblici, progetto da 37 milioni in Puglia
Cinquantatre scuole, dieci municipi ed un mercato ortofrutticolo dislocati in tutta la Puglia saranno resi energeticamente efficienti

Cinquantatre scuole, dieci municipi ed un mercato ortofrutticolo dislocati in tutta la Puglia saranno resi energeticamente efficienti grazie ad un finanziamento di 37,6 milioni di euro provenienti dal Fesr 2007-2013 (31,7 mln) e dal cofinanziamento dei comuni (5,9 mln).

Il programma d’intervento d’efficientamento energetico e miglioramento della sostenibilità ambientale degli edifici pubblici è stato presentato  a Bari in occasione della firma dei primi disciplinari (corrispondenti ad altrettanti progetti) che sui 64 in totale regoleranno i rapporti tra Regione Puglia, Comuni e Province. A

ll’incontro ha partecipato il presidente della giunta regionale pugliese, Nichi Vendola, e la vicepresidente, Loredana Capone. Le risorse sono state assegnate dalla Regione tramite procedure negoziali con le Aree Vaste che hanno individuato gli interventi da finanziare sulla base delle proposte presentate loro dai comuni.

In tutto sono coinvolte 6 delle 10 Aree Vaste pugliesi (aggregazione diretta a promuovere forme di pianificazione intercomunale e provinciale).

In particolare ai 12 comuni della ‘Metropoli Terra di Bari’ sono stati assegnati piu di 7,8 mln di euro; ai 4 dell’Area Vasta Brindisina oltre 4,6 mln; ai 12 del ‘Salento 2020’ più di 4,9 mln, ai 4 della ‘Valle d’Itrià oltre 3,9; ai 10 della ‘Lecce 2005-2015’ 5 mln; agli 11 di quella ‘Tarantina’ oltre 5,3 mln.

I disciplinari prevedono l’avvio delle gare d’appalto per l’assegnazione dei lavori stabilendo in 150 giorni il tempo per la loro partenza ed in altri 130 per l’avvio delle attività. A seconda delle situazioni saranno realizzati interventi edilizi (con materiali ecosostenibili) e migliorati gli impianti termici procedendo a sostituire le caldaie, a modificare la copertura dei tetti, all’isolamento acustico e termico, all’impiego di infissi a taglio termico ed all’uso di fonti rinnovabili.

I Comuni avranno la possibilità di recuperare le risorse del cofinanziamento cedendo i tetti e le altre aree pubbliche in locazione per 20 anni agli operatori del settore energie rinnovabili iscritti nell’albo regionale dei locatari, che potranno prendere in affitto le aree solo per installare impianti di energie rinnovabili.

Fonte: Ansa

 

 


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