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Piano Casa, proroga fino al 2013 in Veneto
Previsti un ulteriore ampliamento del 15% in caso di riqualificazione energetica, possibilità di cambio di destinazione d'uso e di intervento nei centri storici

“Dopo cinque giorni di dibattito e serrato confronto in aula, la maggioranza ha approvato la modifica della legge regionale sul ‘Piano Casa’, che contiene non solo la proroga dell’applicazione della norma per ulteriori due anni, sino a luglio 2013, ma anche nuovi ambiti di attuazione, tali da rendere davvero più ‘coraggioso’ questo nuovo testo”.

Lo annuncia con soddisfazione il vicepresidente e assessore alla pianificazione territoriale e urbanistica, Marino Zorzato, evidenziando che “dopo la sperimentazione dei due anni trascorsi, il nuovo ‘Piano Casa’ è stato migliorato in diversi ambiti di applicazione, seguendo sempre il principio ispiratore posto al centro del nostro operato: il cittadino con i suoi bisogni, le cui richieste debbono essere coniugate con la necessità di rilancio economico delle nostre aziende, nel rispetto e salvaguardia del territorio”.

Tra le novità inserite nel nuovo testo, per il vicepresidente Zorzato queste sono le più significative:
– gli ampliamenti per i quali è previsto, all’attuale 20 % a cui si aggiunge il 10% con l’utilizzo di energie rinnovabili, l’incremento di un ulteriore 15%, qualora vi sia un contestuale intervento di riqualificazione che porti la prestazione energetica dell’edificio, come definita dal decreto legislativo n. 192/2005, alla classe B;
– la possibilità di utilizzare  per l’ampliamento, i sottotetti esistenti al 31 maggio 2011;
– la possibilità di usufruire degli incrementi volumetrici ancorati all’uso di tecniche costruttive dell’edilizia sostenibile ai sensi della LR 4/2007, anche in presenza di una parziale anziché integrale, demolizione dell’edificio interessato;
– la possibilità di intervenire nei centri storici, limitatamente ai casi in cui l’edificio interessato sia già riconosciuto dallo strumento urbanistico privo di grado di protezione, ovvero con possibilità di interventi che consentano la demolizione e ricostruzione, la ristrutturazione edilizia o urbanistica;
– la possibilità di modificare la destinazione d’uso degli edifici, con una specifica disciplina per quelli situati in zona impropria;
– un ulteriore chiarimento sul concetto di “prima casa di abitazione”;
l’inclusione dei sistemi di captazione dell’energia solare, quali le serre bioclimatiche, tra gli impianti che non contribuiscono a formare cubatura, accanto alle pensiline e tettoie finalizzate all’installazione di impianti solari e fotovoltaici già previste dall’articolo 5 della LR 14/2009.

“Sono particolarmente soddisfatto – prosegue il vicepresidente – che il nostro obiettivo di dare pari diritti a tutti i cittadini, attraverso un’uniforme applicazione del ‘Piano Casa’ in tutti i Comuni, sia stato raggiunto.

Abbiamo approvato una legge che valorizza il territorio e non lo deturpa affatto, come qualcuno sostiene, consentendo ai cittadini di migliorare la qualità del patrimonio edilizio esistente, favorendo un risparmio energetico complessivo e rilanciando l’economia locale.

Voglio ricordare, infatti, che ad oggi le oltre 22 mila autorizzazioni di ampliamento concesse con il ‘Piano Casa’ non hanno creato speculazioni edilizie e tantomeno ecomostri, ma hanno dato risposte a concrete esigenze della popolazione veneta”.[…]

Fonte: Regione Veneto


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