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Zone a rischio di incidente rilevante in Piemonte
La Regione ha concesso un anno di tempo agli enti locali interessati per un'adeguata pianificazione urbanistica

Si è svolto recentemente, a Torino, un incontro fra la Regione, rappresentata dal Vicepresidente e Assessore all’Urbanistica, Ugo Cavallera, e i Comuni che, sulla base della normativa vigente, sono tenuti ad adottare l’elaborato RIR (rischio di incidente rilevante).

Si tratta di un documento tecnico introdotto nell’ordinamento italiano con decreto legislativo 334/99 e decreto ministeriale del 9 maggio 2001, che individua e disciplina le aree del territorio comunale da sottoporre a specifica regolamentazione perché interessate dai potenziali effetti dannosi prodotti da impianti a rischio di incidente.

In considerazione delle evidenti difficoltà e dei ritardi dei Comuni a dotarsi di RIR, la Regione ha concesso un anno di tempo agli enti locali interessati per adeguarsi alle più recenti disposizioni in materia, fermo restando i vincoli già vigenti per la sicurezza delle cosiddette aree di danno potenziale.

La Regione ha nel contempo definito le nuove linee guida per la valutazione del rischio industriale nell’ambito della pianificazione industriale.

“ Con l’incontro di oggi intendiamo sollecitare i Comuni nel cui territorio sono presenti industrie a rischio di incidente affinché introducano il RIR all’interno del loro piano regolatore, per assicurare una corretta prevenzione dei pericoli di danni alla salute e all’ambiente ”, spiega l’assessore Cavallera.

Oltre alla concessione di una proroga temporale per l’adeguamento, la Regione ha predisposto un percorso di accompagnamento allo scopo di supportare i Comuni mediante riunioni tecniche e di controllo nella preparazione degli elaborati tecnici necessari al rispetto dell’obbligo di RIR.

Il numero dei Comuni sedi di industrie a rischio di incidente rilevante che non hanno ancora adottato il RIR o sono in corso di adozione si attesta a poco meno di 50.

 Fonte: www.regione.piemonte.it

 


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