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Espropri: l'acquisizione sanante è illegittima
Lo ha dichiarato la Corte Costituzionale sull`art. 43 del DPR 327/2001 per l'acquisizione della p.a. di suoli senza che siano state rispettate le procedure espropriative di legge

La Corte Costituzionale con la sentenza 293/2010 ha dichiarato l`illegittimita` dell`art. 43 del DPR 327/2001 (T.U. in materia di espropri) che disciplina la possibilita` di acquisire da parte della pubblica amministrazione suoli, in precedenza occupati e modificati per la realizzazione di un`opera di interesse pubblico, senza pero` che siano state rispettate le procedure espropriative di legge.

I giudici costituzionali, in particolare, hanno sottolineato come in base alla legge 50/1999 il Governo fosse delegato a predisporre un coordinamento formale e quindi un mero riordino delle disposizioni vigenti in materia di espropri.

Al contrario, secondo la Corte Costituzionale, la disciplina dell`accessione invertita (altrimenti detta acquisizione sanante) contenuta nell`art. 43 risulta “marcatamente innovativa“ rispetto alle norme anteriori al Testo Unico espropri e pertanto illegittima per “eccesso di delega“.

Si ricorda che si ha accessione invertita in quelle ipotesi in cui la pubblica amministrazione acquista la proprieta` di un`area per effetto della semplice esecuzione dell`opera pubblica e della conseguente trasformazione radicale ed irreversibile del fondo, in assenza di un valido ed efficace  provvedimento di esproprio o dichiarativo della pubblica utilita`.
 


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