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Basilicata, meno procedure per eolico e fotovoltaico
Una delibera approvata dalla Giunta mira a semplificare le procedure per la realizzazione di mini impianti

La giunta regionale della Basilicata lo scorso 3 settembre ha approvato una delibera proposta da Agatino Mancusi, assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità.

Il provvedimento mira a semplificare le procedure per la realizzazione di mini impianti eolici e fotovoltaici.

Una delibera della Regione Basilicata, approvata lo scorso 3 settembre dalla giunta regionale, sotto proposta di Agatino Mancusi, assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità, mira a semplificare le procedure per la realizzazione di mini impianti eolici e fotovoltaici.

Per costruire impianti con potenza fino a 1 MW, infatti, basterà una DIA (Dichiarazione di inizio attività), senza procedura di compatibilità ambientale.

Mancusi ha spiegato che questo provvedimento non fa riferimento a nuove norme, ma mette ordine a quelle esistenti, indicando con chiarezza quelle da applicare per la realizzazione di impianti da rinnovabili.

L’assessore, inoltre, ha affermato che la delibera recepisce le indicazioni che erano contenute in un ordine del giorno approvato nel Consiglio il 31 luglio scorso in cui si impegnava la Giunta a emanare direttive per consentire la piena applicazione della legge regionale 1/2010.

L’assessore ha sottolineato che in Basilicata la disciplina sulla Via relativa agli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili è stata oggetto di molteplici modifiche legislative, spesso anche contrastanti, che hanno reso difficoltosa l’individuazione della disciplina applicabile.

“E’ in via di predisposizione un disegno di legge organico finalizzato ad adeguare la legislazione regionale vigente in materia di Valutazione di Impatto Ambientale alle previsioni della sopraggiunta normativa nazionale.

Abbiamo ritenuto opportuno dare una risposta per la realizzazione dei micro impianti di generazione fino a un megawatt, che rappresentano un modello di economia diffusa, il più delle volte incidente anche su quel settore tanto martoriato come quello agricolo”, ha concluso l’assessore all’Ambiente, Territorio e Politiche della Sostenibilità della Regione Basilicata.

Fonte: Kyoto Club


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