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Lazio, un'anagrafe dei luoghi di culto
La banca dati, attiva da dicembre, intende fornire piena conoscenza dello stato di conservazione di chiese, cappelle e santuari

Sarà attiva da dicembre una sorta di anagrafe dei luoghi di culto di proprietà pubblica. E’ questo l’obiettivo del progetto per la realizzazione di una banca dati degli edifici di culto di proprietà dei Comuni del Lazio.

L’obiettivo è quello di avere una piena conoscenza dello stato di conservazione di chiese, cappelle e santuari.

“Vogliamo conservare intatto il grande patrimonio culturale e spirituale di cui disponiamo – ha detto il presidente Piero Marrazzo – l’iniziativa coglie nel segno e la anagrafe è l’elemento migliore di pianificazione di cui un ente locale possa disporre”.

A realizzare il progetto sarà Risorsa srl, una società del gruppo regionale controllata da Sviluppo Lazio.

“Attualmente nel Lazio – ha detto l’assessore ai lavori Pubblici Bruno Astorre  – tra chiese, santuari e cappelle, sono circa 600 gli edifici di culto che potrebbero essere oggetto di un intervento. Al tempo stesso la Regione non conosce perfettamente qual è lo stato dell’arte in materia, né tanto meno è in possesso di una mappatura dei siti.

E’ quindi evidente – prosegue – l’importanza di catalogare tali dati per avviare la pianificazione degli interventi e la scala di priorità, al fine di una corretta valorizzazione del patrimonio”.

Astorre ha ricordato come fino ad oggi la giunta abbia stanziato circa 59 milioni di euro “in favore delle nostre parrocchie e degli oratori in tutto il Lazio”.

Fonte: www.regione.lazio.it

 


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