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Sicurezza delle scuole
Il ministro Gelmini indice una Conferenza unificata e gli enti locali chiedono fondi straordinari per l'edilizia scolastica

"Ho chiamato il ministro Fitto perché vorrei una convocazione della conferenza unificata regioni, province e comuni perche’ ogni ente in base alle proprie competenze e  responsabilita’ faccia tutto il possibile perche’ tragedie di questa natura non capitino più”.

Lo ha detto il ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini lasciando il liceo scientifico Darwin dove il 22 novembre il crollo di una controsoffittatura ha provocato  la morte di un giovane di 17 anni e il ferimento di altri studenti.

In tema di sicurezza nelle scuole il ministro ha poi ricordato  che "come governo gia’ all’interno del decreto sulla scuola abbiamo previsto un articolo che focalizza l’attenzione, ma anche delle risorse sulla sicurezza a scuola, in modo particolare nelle zone sismiche.
Abbiamo distribuito 300 mln di euro nel 2008 – ha detto ancora Gelmini- proprio sulla sicurezza e con il sottosegretario alla presidenza Bertolaso abbiamo avviato un piano per mettere in sicurezza le 100 scuole meno sicure d’Italia", ha concluso il ministro.

Regioni, comuni e province sono pronti a sedersi alla conferenza unificata, chiesta dal ministro per discutere il tema della sicurezza degli edifici scolastici. Unanimemente pero le autonomie locali chiedono di porre fine alla politica di tagli e di fondi a ‘singhiozzo’ per avviare invece un piano straordinario pluriennale di stanziamenti che  consenta, con risorse certe, di intervenire sugli istituti.

L’assessore all’Istruzione della Regione Lazio e coordinatore della Commissione Istruzione della  Conferenza delle Regioni Silvia Costa ha detto che "sara’ la magistratura a chiarire le cause del crollo nel liceo di Rivoli ma in ogni caso il tema della sicurezza degli edifici e’ un tema di attualità".

"Nella precedente legislatura – prosegue la Costa – il ministro Fioroni aveva stretto un patto con le regioni per la messa in sicurezza delle scuole, stanziando oltre 200 mln euro e allo stesso tempo le regioni si erano  impegnate a stanziare fondi congrui insieme a quelli nazionali".

"Ora siamo preoccupati – aggiunge – : mi risulta che in Finanziaria c’e’  un minore stanziamento del 20% sulla sicurezza degli edifici, spero in un ripensamento del governo. Vogliamo capire se la Gelmini ha  intenzione o meno di portare avanti il discorso avviato con Fioroni su questo tema".

Come per le province e i comuni anche per l’assessore Costa la soluzione e’ nello stanziamento di "Fondi  straordinari per l’edilizia scolastica" e poi lancia una proposta: "Si parla di riprogrammazione dei fondi Fas, perché allora nell’ambito di questa discussione non condividere un piano pluriennale per la messa  in sicurezza delle scuole e le infrastrutture?". […]

"Le  province, puntualizza Angela Cortese, assessore  all’Istruzione della Provincia di Napoli e coordinatrice Upi degli  assessori all’Istruzione delle Province – "fanno grandi sforzi: ogni anno mediamente  spendiamo 2 mld di euro dei nostri bilanci nell’edilizia scolastica.  Le leggi ci sono ma l’edilizia scolastica viene finanziata a  singhiozzi, serve costanza".

Secondo la coordinatrice Upi degli assessori all’istruzione non basta l’intervento ricordato dalla Gelmini per la messa in sicurezza  delle 100 scuole meno sicure d’Italia.

 "Servono stanziamenti straordinari a tutti gli enti locali per la messa in sicurezza degli  edifici – conclude – e sarebbe utile togliere dal patto di  stabilita’ alcune spese per gli investimenti sugli edifici
scolastici".

Fonte: www.regioni.it


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