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Trentino Alto Adige: lavori pubblici, energia e ambiente
Progetti per un Ponte sull'Adige e un sovrappasso sull'A22; sostenibilità ambientale: progetti CasaClima e "In pratica sostenibili"

LAVORI PUBBLICI
Il progetto internazionale per la realizzazione di un ponte sul fiume Adige e di un sovrappasso all’Autostrada A22 è stato indetto da parte della A22 ed è stato assegnato a Mario Valdemarin di Bressanone. Il progetto prevede la realizzazione di un ponte ad arco sul fiume e di un sovrappasso che, con le medesime caratteristiche, consentirà di superare il tracciato dell’autostrada.
Il presidente della Provincia ha sottolineato il fatto che si sia affermato nel concorso, al quale hanno preso parte 32 studi, un progetto ideato da uno studio locale a testimonianza degli elevati standard qualitativi raggiunti dai professionisti altoatesini.
I lavori per la realizzazione dei due progetti avranno inizio il prossimo anno  e saranno completati nel 2010. Al fine di evitare il blocco del transito lungo la A22 i due manufatti saranno realizzati nei pressi della loro collocazione definitiva e quindi posti in opera mediante appositi binari.
I progetti che hanno preso parte al concorso e naturalmente quello che si è aggiudicato la gara internazionale saranno esposti da domani (5 giugno) sino a venerdì 13 giugno presso il centro parrocchiale di Egna aperto dalle ore 8 alle 21.

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ENERGIA E AMBIENTE 
Telve, Arco, Pergine, Predazzo, Bresimo: cinque Comuni del Trentino per altrettanti progetti di sviluppo sostenibile – centrati sulla valorizzazione del patrimonio ambientale – con il sostegno della Provincia autonoma di Trento, Assessorato all’Urbanistica e ambiente. Questo l’oggetto del convegno “In pratica sostenibili”, tenutosi oggi a Telve Valsugana in collaborazione con la Cooperativa Quater, partner tecnico dell’iniziativa, L’occasione, la Giornata Mondiale per l’Ambiente, istituita dalle Nazioni Unite come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale sulla questione ambientale.
Nel corso del pomeriggio di ieri sono state illustrate, assieme ai rappresentanti dei diversi Comuni coinvolti, ai dirigenti e ai tecnici della Provincia e all’assessore provinciale all’Urbanistica, ambiente e lavori pubblici Mauro Gilmozzi, le esperienze ed i risultati ottenuti dai progetti in questione, centrati sull’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini, di tutte le età.
Si è partiti dal Comune di Telve, che ha presentato l’esperienza di promozione sostenibile della propria area montana, in particolare della val Calamento e dell’oasi Wwf di Valtrigona, l’unica del suo genere di tutto l’arco alpino. A seguire il Comune di Arco con il progetto “S.A.R.C.A.”, per la riscoperta della cultura dell’acqua, bene fortunatamente abbondante in Trentino e in particolare nella Valle dei Laghi, ma in ogni caso sempre più prezioso, ed il Comune di Pergine con “Report ed atlante ambientale”, basato su 554 questionari compilati da altrettanti cittadini, i cui risultati, raccolti in un volume, rappresentano uno strumento prezioso per capire che cosa davvero pensa la gente di cose come la qualità dell’aria o dell’acqua, la raccolta differenziata dei rifiuti, i campi magnetici.
Ed ancora, il Comune di Predazzo con l’iniziativa, giunta alla terza edizione, “Il paese dei ragazzi per l’ambiente”, in pratica la realizzazione di una sorta di “città a misura di ragazzo”, con tutti gli uffici, le funzioni, le problematiche di una città (la sede dell’esperienza, che dura una settimana e si rivolge a ragazzi dai 7 ai 14 anni, è il palazzetto dello Sport di Predazzo) ed infine il Comune di Bresimo, impegnato nello sforzo di valorizzazione e potenziamento del “Centro Studi Natura delle Maddalene” con il suo percorso etnografico-naturalistico attraverso una zona di straordinario pregio ambientale ma dove sopravvivono anche le memorie del passato.
Questi progetti sono tra quelli più significativi sostenuti dall’Assessorato all’Ambiente attraverso il Fondo per lo sviluppo sostenibile, divenuto operativo nel 2004, che ogni anno dà la possibilità alle amministrazioni locali di finanziare proposte che vadano a tutelare l’ambiente naturale, considerando le specificità territoriali che ogni singolo ente si trova ad amministrare.
“È molto importante che questi progetti nascano dal basso, dai singoli Comuni, che possono puntare in questo modo su ciò in cui credono veramente”, ha sottolineato l’assessore Gilmozzi, per il quale la bontà dello strumento sta proprio nel lasciare liberi coloro i quali vi accedono di progettare ed attuare iniziative che abbiano dalla loro il consenso delle comunità interessate.
Del resto, come è stato ricordato nel corso del convegno, sono quasi 130 i Comuni in Trentino che dal 2005 hanno avviato il processo di certificazione ambientale, secondo i parametri europei. Nel frattempo si sta portando avanti il tentativo di portare la certificazione Emas anche nelle scuole, non tanto sul piano edilizio, ma su quello dei percorsi formativi: una sperimentazione è stata avviata ad esempio nell’istituto di Cavalese-Predazzo. Ma la certificazione ambientale sta anche arrivando nelle imprese artigiane.
Insomma, a partire dall’atto di indirizzo provinciale del luglio 2000, relativo alla sostenibilità del Trentino, molta strada è stata fatta. Tutto questo ha prodotto una serie di ricadute importanti anche sul piano programmatorio e normativo, e ha favorito – con il concorso, oltre che della Provincia, dei Comuni, dei Comprensori, dei Bim – lo sviluppo di una sorta di “infrastruttura culturale” in favore della sostenibilità, fatta di laboratori territoriali, centri di esperienza e così via.
Le relazioni del convegno verranno rese disponibili via internet sul sito del Comune di Telve (www.comune.telve.tn.it) e della Cooperativa Quater (www.quater.info).

Marlengo è il primo comune altoatesino a disporre di un certificato di sostenibilità ambientale. Nell’ambito di un progetto pilota il Dipartimento urbanistica, ambiente ed energia ha individuato un Comune che avesse l’intenzione di approfondire il concetto di sostenibilità e quindi di mettere in pratica misure adeguate che potessero incidere positivamente sul futuro del comune stesso. Così gli amministratori comunali di Marlengo si sono posti alcuni quesiti “A che punto è oggi il comune di Marlengo, dove sarà fra vent’anni? Cosa farà diventare il comune di Marlengo un comune di successo? Come potrà essere mantenuta elevata la qualità della vita?” ed avvalendosi della consulenza di una società di certificazione specializzata indipendente, seguendo regole applicate a livello internazionale, ha predisposto il certificato di sostenibilità. Il documento spiega visioni per il futuro e stabilisce strategie per ulteriori provvedimenti nei settori quali l’ambiente, l’economia ed il sociale.
In concomitanza con la giornata mondiale dell’ambiente l’assessore provinciale, Michl Laimer, assieme al sindaco di Marlengo Walter Mayrhofer ed ai responsabili di progetto, Martin Stifter e Uwe Pölzl, ha presentato il primo certificato di sostenibilità ambientale e le strategie future all’insegna della sostenibilità nei settori ambiente, economica e sociale. Come ha sottolineato l’assessore Laimer, "l’obiettivo è che anche gli amministratori di altri Comuni altoatesini seguano l’esempio dei colleghi di Marlengo e si occupino del concetto di sostenibilità ponendo in essere misure concrete per l’impiego corretto delle risorse naturali. È importante, infatti, tenere presenti le generazioni future".
Alla luce del veloce sviluppo industriale di molti paesi aumenta a livello mondiale l’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque. Aumentano le aspettative degli uomini, i limiti di crescita sono sempre più evidenti. L’Alto Adige è parte di questo sviluppo globale e deve preoccuparsi di amministrare al meglio l’ambiente e le risorse su cui fondano le proprie basi importanti settori come il turismo, l’agricoltura ed il commercio. Uno sviluppo sostenibile è perciò inevitabile. Come ha ribadito l’assessore Laimer, "sostenibilità non significa frenare lo sviluppo economico, bensì strutturarlo in modo ecocompatibile ed accettabile per tutti, in modo tale che non vengano meno le risorse naturali fondamentali per settori economici vitali per la realtà altoatesina quali il turismo o l’agricoltura".

Premiata la millesima CasaClima della Regione
In Alto Adige chi intende costruire un’abitazione o ristrutturarla per ottimizzare il consumo energetico non può fare a meno di pensare al modello CasaClima. 
La tipologia costruttiva, nata nel 2002, che propone un connubbio di confort abitativo e bassi consumi energetici, ha riscosso un notevole successo tanto che oggi, mercoledì 4 giugno, l’assessore provinciale all’ambiente ed energia Michl Laimer ha potuto insignire dell’apposita targhetta di riconoscimento di certificazione CasaClima il millesimo edificio che in provincia di Bolzano si rifà a questi principi.  
Il millesimo certificato CasaClima è stato assegnato ai fratelli Mutschlechner proprietari a Riscone/Brunico dell’edificio "Salcherhof" realizzato nella categoria CasaClima B secondo la tradizionale architettura locale. La casa è collegata all’impianto di teleriscaldamento di Brunico.
In totale in Alto Adige si contano 87 edifici che hanno subito riqualificazione energetica globale raggiungendo così la classe C, 92 edifici B+, 577 della classe B, 154 della classe A, 64 di quella A+, 12 della classe Oro e 14 della classe Oro+. Gli edifici dotati del + abbinano oltre ai criteri di risparmio energetico quelli dell’impiego di materiali ecocompatibili.
Grazie a questi mille edifici CasaClima, come ha posto in evidenza l’assessore Laimer, in Alto Adige è possibile un risparmio di 3 milioni di litri di gasolio all’anno, che equivale a 100 autocisterne in meno circolanti sulle strade altoatesine; il gasolio risparmiato corrisponde anche ad un risparmio di 6.000 tonnellate di CO2 all’anno.
Infatti, il consumo medio per un edificio di 130 metri quadri in Alto Adige è di 2.800 litri di gasolio all’anno che corrisponde a 14 barili da 200 litri. Una CasaClima C, standard minimo obbligatorio, comporta un consumo di soli 4 barili all’anno, una CasaClima B consuma 3 barili, una A 2 ed una Oro mezzo barile di gasolio all’anno.
Da parte sua il direttore dell’Agenzia CasaClima, Norbert Lantschner, ha ricordato come con edifici CasaClima si scelga accanto ad un elevato confort abitativo un elevato grado di risparmio energetico contribuendo così concretamente sia alla tutela del clima che dell’ambiente. La certificazione CasaClima costituisce una garanzia di risparmio energetico per il consumatore.
Per visualizzare il risparmio energetico conseguito con la tipologia abitativa CasaClima sulla terrazza verde del palazzo dell’assessorato provinciale per l’ambiente sono stati accatastati 14 barili sui quali un performer ha iscritto con lo spray la cifra di 3 milioni di litri di gasolio risparmiati all’anno e dai quali è quindi salito in aria un pallone inidcante la cifra di 6.000 tonnellate di CO2 risparmiate all’anno.

Fonti: http://www.provincia.bz.it/ e  www.provincia.tn.it

 


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