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Regione Sardegna: Il Tar conferma l'impianto del Ppr
Cassato solo il comma 6 dell'articolo 83 sulle 21 richieste di censura presentate

Su 21 richieste di censura presentate contro il Ppr il Tribunale amministrativo regionale ha cassato solo il comma 6 dell’articolo 83. Un risultato positivo che rafforza il lavoro svolto dalla Giunta, accentua le professionalità e ribadisce la competenza della Regione a legiferare in materia di tutela ambientale.
Confermato ancora una volta l’impianto principale del Piano paesaggistico regionale, che rimane ben solido nelle sue fondamenta dopo l’ultima sentenza del Tribunale amministrativo regionale, che ieri ha cassato solo il comma 6 dell’articolo 83 su 21 richieste di censura presentate.

I giudici amministrativi lo hanno ribadito anche nelle ultime sentenze, quando è stato detto che il lavoro ricognitivo fatto dalla Giunta rappresenta uno studio approfondito e dettagliato del territorio sardo, mai condotto in precedenza con tanta accuratezza e specificità.

Questo concetto è stato ribadito dall’assessore regionale dell’Urbanistica, Gian Valerio Sanna, che ha battezzato le recenti sentenze come una pietra miliare nel proseguimento del lavoro già avviato dalla Giunta. "Da questo complesso lavoro – ha detto Sanna – emerge la professionalità della Regione anche sulle capacità giuridiche della propria struttura legale".

L’assessore dell’Urbanistica ha inoltre annunciato che si sta per concludere il processo del Piano, con la definizione entro il mese di novembre degli àmbiti interni. Da quel momento ripartirà la fase della concertazione con le conferenze di co-pianificazione tra la Regione e gli Enti locali.

Sanna ha ribadito, inoltre, che il referendum promosso dal centrodestra non avrà alcun effetto sul Piano paesaggistico e ha sottolineato come i cittadini sardi, quando saranno chiamati ad esprimersi, "sapranno scegliere con coerenza tra chi lavora e chi invece continua solo a parlare senza proporre un bel niente".

Su questo aspetto l’assessore ha invitato la Cdl a esprimersi: "Vorremo conoscere oltre ai giudizi dei tribunali – ha detto l’assessore Sanna – anche il loro parere".

fonte: www.regione.sardegna.it


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