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Via libera del Senato al Decreto Sbloccacantieri: le novità
Le semplificazioni più rilevanti per gli Enti locali: il testo passa ora alla Camera per il via libera definitivo

Il Senato ha approvato, con modificazioni, il ddl n. 1248, di conversione in legge del decreto legge 18 aprile 2019, n. 32 (Decreto Sbloccacantieri), recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici. Il testo passa ora alla Camera, proseguendo il percorso verso la conversione in legge.

Il provvedimento verso la conversione

Il provvedimento consta di 30 articoli, suddivisi in 3 Capi. Il Capo I (articoli da 1 a 5) reca norme in materia di contratti pubblici, di accelerazione degli interventi infrastrutturali e di rigenerazione urbana. Il Capo II (articoli da 6 a 20) reca disposizioni relative agli eventi sismici della regione Molise e dell’area Etnea. Il Capo III (articoli da 21 a 30) reca disposizioni relative agli eventi sismici dell’Abruzzo nell’anno 2009, del centro Italia negli anni 2016 e 2017 e nei Comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno dell’Isola di Ischia nel 2017. Nella seduta di ieri sono stati votati quasi tutti gli emendamenti.

Le semplificazioni per gli Enti Locali

Un importante pacchetto di semplificazioni interessa le procedure di assegnazione dei lavori di piccola e media dimensione, quelle che gravitano nel raggio d’azione dei Comuni. La prima è che anche i più piccoli Enti locali potranno agire in proprio senza dover cercare qualcuno a cui affidare il compito di gestire la gara. La seconda è che tutte le gare sotto 5,5 milioni potranno essere assegnate tenendo conto solo del prezzo, con tempi rapidi e senza necessità di valutare variabili tecniche, spesso fuori portata per i tecnici dei piccoli Enti. La terza è che tornano le gare semplificate a invito (procedure negoziate) per le opere fino a 1 milione. La quarta è che per assegnare manutenzioni ordinarie e straordinarie (senza impatto su impianti e strutture) le stazioni appaltanti potranno fare a meno di sviluppare i progetti fino al dettaglio esecutivo. In definitiva, quella conferita attraverso lo Sbloccacantieri, è una spinta ad azionare la leva degli interventi diffusi che – risorse permettendo – ora le Pubbliche Amministrazioni dovranno dimostrare di saper cogliere.


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