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Cappotto termico interno: come realizzarlo e a chi rivolgersi
Il cappotto termico interno è uno dei migliori interventi di isolamento termoacustico degli edifici, per ridurre le dispersioni termiche e rendere gli immobili più efficienti e meno energivori

Il cappotto termico interno è uno dei migliori interventi di isolamento termoacustico degli edifici, per ridurre le dispersioni termiche e rendere gli immobili più efficienti e meno energivori.

La sua realizzazione richiede un’attenta pianificazione dell’intervento, in ogni caso l’evoluzione in campo edilizio permette di usufruire di materiali innovativi e tecniche costruttive all’avanguardia, con soluzioni dedicate nell’ambito dell’edilizia sostenibile.

Si tratta ad esempio dei sistemi costruttivi a secco, i quali insieme all’utilizzo di materiali privi di componenti irritanti consentono di isolare un’abitazione in maniera efficace, sicura e sostenibile.

In questo ambito, per disporre di un cappotto termico interno con cui beneficiare di un isolamento durevole e performante è possibile rivolgersi a realtà come Vanoncini, azienda specializzata nell’edilizia sostenibile e tecnologica con un’esperienza di oltre 40 anni nel settore.

L’efficacia dell’isolante termoriflettente stratificato per il cappotto termico interno

Tra i prodotti per realizzare il cappotto termico è possibile annoverare l’isolante termoriflettente multistrato Actis, in grado di fornire le massime prestazioni in uno spessore minimo. Si tratta di isolanti a basso spessore realizzati da vari strati di film riflettenti alternati da materiali separatori, come schiume e ovatte.

Gli isolanti multistrato riflettenti, a parità di efficacia termica, permettono di ottenere un isolamento termico fino a 5 volte più sottile rispetto a un isolante tradizionale, con uno spessore che non supera i 30 mm, a esclusione delle lame d’aria per usufruire di un volume e di una superficie abitabile maggiori.

Allo stesso tempo, con gli isolanti sottili termoriflettenti è possibile ottenere una riduzione più elevata del consumo energetico per metro quadro, del tutto analoga a un edificio in cui sono stati utilizzati isolanti ad alto spessore da 140 a 240 mm.

Bisogna considerare anche i vantaggi ambientali indiretti per la riduzione dell’impronta ambientale, infatti gli isolanti riflettenti a basso spessore diminuiscono le emissioni legate alle fasi di trasporto e stoccaggio del materiale.

Si tratta anche di un prodotto duraturo e sicuro per la salute, in quanto privo di componenti irritanti come fibre nocive per gli operatori edili. In questo modo, l’isolante può essere maneggiato senza attrezzature speciali per la posa, indossando soltanto degli occhiali che schermano i raggi solari a causa della riflessione della luce solare. Rappresentano anche un’opzione perfetta per gli edifici a basso consumo energetico, soprattutto laddove è presente un impianto di ventilazione meccanica, poiché eliminano le dispersioni termiche per ventilazione.

Le applicazioni del cappotto termico con gli iperisolanti termoriflettenti multistrato

 

Derivati dall’industria aerospaziale, i materiali isolanti termoriflettenti Actis consentono di creare una borsa termica iperisolata che assicura elevate performance termiche, igrotermiche e di tenuta all’aria, rappresentando la soluzione migliore per il cappotto termico interno con tecnologia stratificata a secco a basso spessore.

Le applicazioni vanno dall’isolamento termico delle pareti a quella dei tetti, dei sottotetti e dei pavimenti, quindi sia sulle superfici orizzontali che su quelle verticali.

Questi materiali innovativi sono idonei agli interventi di isolamento termico negli edifici residenziali, ma anche ai lavori di riqualificazione energetica che interessano edifici ad uso commerciale e industriale, come capannoni, cascine storiche, strutture alberghiere, ospedali e sedi aziendali.

La flessibilità di posa, infatti, è un aspetto che rende gli isolanti riflettenti a spessore sottile particolarmente versatili, agevolando il lavoro degli installatori e risolvendo una serie di criticità come quelle legate ai ponti termici.

L’evoluzione tecnologica permette, inoltre, di beneficiare di prodotti sempre più sicuri e sostenibili, con una bassa emissività dei composti organici volatili nel pieno rispetto delle norme tecniche come la ISO 16000.

La novità termoriflettente consente di rilanciare il cappotto termico interno nell’ambito dei lavori di efficientamento energetico degli edifici, mettendo a disposizione dei clienti e degli addetti ai lavori una soluzione efficace per ridurre le dispersioni termiche, anche dov’è richiesto un apporto positivo in termini di ermeticità.

 


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