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Tabelle millesimali in condominio: ecco come si calcolano
Le tabelle millesimali di proprietà (in condominio) sono lo strumento per procedere al corretto controllo della ripartizione delle spese condominiali

Le tabelle millesimali di proprietà, previste dalla normativa condominiale, incarnano lo strumento di cui si dota il condominio per procedere al corretto controllo della validità delle assemblee e delle relative delibere e alla ripartizione delle spese condominiali.

In questa direzione è fondamentale sottolineare come all’interno della disciplina del condominio, di fianco alla tabella A (quella che indica la quota di comproprietà dei singoli condomini riguardo alle cose comuni) sono collocate altre fondamentali tipologie di tabelle: B, C, D, la c.d. di gestione. Queste tabelle fanno riferimento ad altre tipologie di spesa: riscaldamento, portierato, ascensore, scale, scarico acque, illuminazione, per citare gli ambiti più rilevanti.

Cosa è cambiato oggi con riferimento a tali tabelle nella disciplina del condominio? Mentre in passato le tabelle di proprietà venivano distinte, secondo l’orientamento attuale intrapreso dalla giurisprudenza la disciplina contenuta nel codice si applica a tutte le tipologie di tabella.

Nello specifico, in ossequio alla decisiva sentenza delle Sezioni Unite (n. 18477/2010) la deliberazione che approva le tabelle millesimali non si pone come fonte diretta dell’obbligo contributivo del condomino (prevista dalla legge all’art. 1123 c.c.), bensì soltanto come parametro di quantificazione dell’obbligo, determinato in base ad un valutazione tecnica. Risulta invece differente la situazione delle tabelle di natura contrattuale (quelle che derogano al regime legale di ripartizione delle spese mediante l’approvazione di una “diversa convenzione”).

La disciplina delle tabelle millesimali in ambito condominiale si configura come un territorio spesso di non immediata comprensione per il cittadino, ma anche per l’amministratore di condominio: anche i giudici infatti non sono uniformemente orientati presso un univoco orientamento giurisprudenziale in materia. Ed anche. Ed anche sotto il profilo tecnico, in questa direzione non mancano sfumature e interpretazioni: nella pratica concreta di tutti i giorni infatti, anche se la parte strettamente tecnica è fatta di numeri, misurazione e moltiplicazioni, i criteri da adottare non sono una verità assoluta.

Per chiarire in maniera efficace l’ambito tematico Maggioli Editore propone l’e-book Le tabelle millesimali – Cosa sono e come si calcolano, redatto dagli esperti autore Giuseppe Bordolli e Giovanni Varzi: una pratica guida che affronta le criticità della materia suggerendo, anche mediante esemplificazioni concrete, soluzioni immediatamente spendibili nella vita professionale per affrontare il complesso problema tabelle sia sotto il profilo giuridico sia sotto il profilo tecnico (dalla formazione delle tabelle alle approvazioni delle stesse). Al fine di agevolare il lettore nella comprensione della fase di calcolo delle tabelle sono state aggiunte delle considerazioni e alcuni esempi concreti derivanti dalla pratica professionale idonei a supportare il tecnico anche nel fronteggiare l’aspetto umano di un lavoro legato alla redazione ex novo o alla rielaborazione di tabelle millesimali.


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