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Demanio (Valore Paese): i bandi per la concessione di 11 fari
L'idea dell'Agenzia del Demanio è quella di recuperare tali beni pubblici per rilanciare l'economia locale: focus sulla Sicilia

Condurre a nuova vita i beni pubblici, mediante il loro recupero per un unico obiettivo: rilanciare l’economia locale e creare sviluppo economico. È questo il significato del progetto Valore Paese – Fari, messo a punto dall’Agenzia del Demanio, che ha pubblicato alcuni bandi per la concessione da 6 a 50 anni di 11 fari di proprietà dello Stato (di cui 7 gestiti dall’Agenzia del Demanio e 4 del ministero della Difesa). Il progetto coinvolge in Sicilia 4 strutture: il faro di Brucoli ad Augusta (Siracusa), quello di Murro di Porco a Siracusa, quello di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo (Trapani) e il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica (Palermo). I bandi, pubblicati lo scorso 12 ottobre, sono disponibili online sul sito dell’Agenzia del Demanio e in quello del Ministero della Difesa fino al 12 gennaio 2016.

“Quello di oggi rappresenta un cambio culturale rispetto al passato – ha detto il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano partecipando all’incontro -. I fari sono sempre stati visti come dei gioielli bellissimi ma inaccessibili, destinati solo a funzioni di carattere istituzionali. Abbiamo deciso di mettere a disposizione questi beni per produrre ricchezza e opportunità. I bandi saranno aperti a tutti, non abbiamo stabilito regole stringenti, valuteremo tutte le richieste e sceglieremo le offerte migliori”.

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Il direttore dell’agenzia del Demanio Roberto Reggi ha inoltre aggiunto: “Puntiamo al recupero di beni che si stanno perdendo; i fari in passato venivano gestiti dai guardiani, oggi queste figure non ci sono più e la loro gestione è automatizzata. Servono interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria. Abbiamo chiesto aiuto ai privati per far fronte a questo lavoro e allo stesso tempo contribuiamo a rilanciare il turismo e il lavoro nei territori”. I fari potranno essere recuperati e riutilizzati con diverse finalità nel rispetto degli ecosistemi e dell’ambiente nei quali sono inseriti. I lavori saranno finanziati dai soggetti privati. 


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