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Puglia, ok alla proroga del Piano Casa fino al 31 dicembre 2016
Lo scopo della proroga: incentivare il settore edilizio e salvaguardare l'ambiente anche tramite la difesa del suolo e la tutela del paesaggio

È giunto l’ok dalla V Commissione regionale alla proroga del Piano Casa della Regione Puglia fino al 31 Dicembre 2016. Nel corso dell’incontro in Commissione che si occupa di Ambiente, Tutela del Territorio e delle Risorse Naturali e di Urbanistica sono infatti stati approvati emendamenti migliorativi per una più corretta interpretazione della legge stessa.

“La proroga del Piano Casa sino al termine dell’anno 2016 persegue lo scopo di incentivare il settore edilizio di vitale importanza per la nostra economia ma soprattutto mira alla salvaguardia dell’ambiente con la difesa del suolo, la tutela del paesaggio e per evitare il consumo del suolo”. A rilasciare queste dichiarazioni è Filippo Caracciolo, presidente della Commissione regionale che ha dato il via libera alla proroga.

“In questo modo – prosegue Caracciolo – viene data la possibilità ai cittadini di intervenire sul proprio patrimonio edilizio operando piccoli ampliamenti e ristrutturazioni dando cosi impulso all’attività del comparto edilizio. Una novità riguarda il fatto che le norme sul Piano Casa saranno applicabili agli immobili esistenti al 1 Agosto 2015″.

Contestualmente è stato approvato anche l’emendamento che fa cadere il divieto di non poter destinare gli incrementi volumetrici, per usi diversi da quelli previsti dallo strumento urbanistico generale vigente.

Il consigliere regionale del gruppo Oltre con Fitto, Francesco Ventola, ha dichiarato: “Il mio personale auspicio è che vi sia la stessa disponibilità a far in modo che tutti i Comuni pugliesi possano usufruire della proroga del Piano Casa. Mi riferisco in modo particolare a tutti quei Comuni che all’epoca non hanno predisposto atti urbanistici idonei. Il termine dei 60 giorni si riapra anche per loro dal momento dell’approvazione della proroga”.

I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno però ribadito di essere contrari all’abrogazione del divieto di non poter destinare gli incrementi volumetrici, per usi diversi da quelli previsti dallo strumento urbanistico generale vigente. Inoltre hanno dichiarato: “Negli anni la legge è stata modificata in maniera significativa in ogni sua proroga, cambiandone purtroppo anche alcuni connotati importanti, e correndo il rischio di trasformare l’intento originario del legislatore, ampliandone l’uso e l’indirizzo in maniera discrezionale. Auspichiamo fortemente che l’impianto normativo della legge continui anche in aula a rispettare i contesti storico paesaggistici dei luoghi”.

Va detto che il procedimento legislativo non è al momento terminato: il disegno di legge infatti transiterà ora verso il Consiglio regionale per la sua definitiva approvazione.


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