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Riforma appalti: si procede con un meccanismo di soft law
L'obiettivo risiede nella semplificazione e nella maggiore trasparenza della materia degli appalti, evitando di introdurre costi aggiuntivi per imprese e cittadini

Ok al recepimento diretto tramite il Codice per la riforma degli appalti: tutto si muove ora intorno ad un emendamento che contribuirà a cancellare il regolamento dall’orbita della riforma. Entro l’inizio della prossima settimana il Governo presenterà infatti alcune proposte emendative al disegno di legge delega per il recepimento delle nuove direttive UE sugli appalti, che stabiliranno tra l’altro l’eliminazione del rinvio a un regolamento di attuazione.

A preannunciarlo è stato ieri il ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, in commissione Ambiente della Camera, dove è all’esame il ddl delega approvato dal Senato nel giugno scorso. Il regolamento attuativo viene pertanto sostituito con strumenti più flessibili e più coerenti con l’obiettivo dello snellimento normativo, una sorta di soft law come avviene nei Paesi anglosassoni. Il tutto nell’ottica di garantire un quadro di coerenza, di semplificazione e di trasparenza nella complessa materia degli appalti, evitando di introdurre costi aggiuntivi per le imprese e i cittadini.

Tra le novità confermate in materia di riforma emergono i maggiori poteri alle linee guida dell’ANAC di Raffaele Cantone, che saranno però sottoposte a un parere (non vincolante) del Parlamento. La cancellazione del regolamento di attuazione del Codice infatti andrà a conferire un ruolo di grande rilievo per le linee guida dell’ANAC.

Giungeranno norme più stringenti anche per facilitare l’accesso agli appalti da parte delle Pmi, come chiesto ieri dal presidente della Piccola Industria di Unindustria, Angelo Camilli. Dall’Antitrust sono arrivate inoltre una proposta di una patente a punti per valutare la reputazione delle imprese ed una richiesta di stringere le maglie sugli appalti in house, limitando questa possibilità alle società a capitale interamente pubblico.

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