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Demanio, la richiesta di acquisto di un terreno appartenente al Comune
Un paio di interrogativi che spesso di concretizzano nel corso dell'attività di tutti i giorni presso gli uffici comunali in relazione al Demanio

Negli ultimi tempi sono sorte rilevanti esigenze da parte degli uffici comunali che si occupano di demanio e patrimonio nella direzione di poter ottenere un’indicazione veloce per le numerose ipotesi che, soprattutto ultimamente, si presentano nella pratica quotidiana.

Ecco un paio di interrogativi che spesso di concretizzano nel corso dell’attività di tutti i giorni: ad esempio, cosa accade quando un cittadino avanza richiesta di acquisto di un terreno appartenente al patrimonio del Comune? In tale circostanza l’ente locale è obbligato a rispondere, anche negativamente, alla richiesta suddetta? Come afferma il Consiglio di Stato, sez. V, sent. n. 1351 del 19 marzo 2014, è da escludersi che un’istanza presentata da un privato per l’acquisto di un terreno comunale costituisca l’atto di impulso di un procedimento amministrativo, per il quale sussiste l’obbligo di conclusione mediante provvedimento espresso: la Pubblica Amministrazione, infatti, non ha né l’obbligo di valutare la richiesta di acquisto, né quello di fornire una risposta ad essa, quand’anche negativa.

Per approfondire il tema consulta la nostra Pagina speciale dedicata al Demanio.

Invece, qualora il Comune intenda ordinare lo sgombero di un immobile confiscato si configura come necessaria la comunicazione di avvio del procedimento? La giurisprudenza prevalente tende a ritenere l’ordinanza di sgombero di un bene confiscato come esercizio del potere di autotutela, ai sensi dell’art. 823 c.c., di carattere rigidamente vincolato, inerente ad un bene appartiene a titolo definitivo allo Stato. Pertanto qualunque affermazione concernente la titolarità di diritti in ordine ai beni oggetto di confisca non può trovare ingresso in sede amministrativa, con la conseguenza che non residua alcuno spazio per un’attività partecipativa del privato e che non è necessario l’avviso ex art. 7 della legge n. 241/1990.

Per approfondire il tema della gestione dei beni demaniali i nostri autori Antonella Mafrica e Mario Petrulli, esperti in diritto degli enti locali, hanno elaborato una sorta di vademecum idoneo a fungere da orientamento, di facile consultazione e contenente le linee guida da applicare al caso concreto: consulta in proposito la prima parte della guida con 10 quesiti risolti in materia di beni demaniali e patrimoniali del Comune.


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