MAGGIOLI EDITORE - Edilizia urbanistica: notizie, leggi e normative per Enti Locali e professionisti


Valle d'Aosta: 3 milioni di finanziamento per mutui prima casa
Il provvedimento della Regione mira ad aiutare le famiglie: previsti anche contributi il recupero di abitazioni nei centri storici

La possibilità di ottenere un mutuo per acquistare la prima casa sta diventando una vera e propria impresa per le famiglie italiane in questo particolare momento storico: la crisi economica ha minato il portafoglio delle famiglie stesse e conseguentemente la fiducia delle banche nei confronti dei clienti è precipitata. Diverse Regioni stanno in questo senso cercando di intervenire al fine di giungere in soccorso dei cittadini ad acquistare casa: ciò avviene solitamente con la stipula di convenzioni volte a concedere i mutui stessi a tasso agevolato (vedi il caso della Regione Umbria nell’articolo Umbria: una convenzione per aiutare le giovani coppie a comprare casa).

All’interno del novero di regioni che stanno agendo in tal senso si inserisce anche la Valle d’Aosta: qui la Giunta regionale ha appena approvato una delibera che destina circa 3 milioni di euro per il finanziamento delle ultime domande di mutuo per la prima casa. Entrando nel vivo delle cifre i 3,2 milioni stanziati provvederanno a finanziare 33 domande di mutuo prima casa. “Nel corso del 2013 – ha spiegato l’Assessore regionale alle opere pubbliche della Valle d’Aosta, Mauro Baccega – in totale sono state presentate 348 domande di mutuo prima casa, di cui 322 ammesse a finanziamento, per un importo complessivo pari a 30,2 milioni di euro”.

All’interno del provvedimento si colloca anche un’altra branca di finanziamenti per tutelare e giungere in aiuto di 6 domande di mutuo per il recupero di abitazioni nei centri storici: 811mila euro è la cifra destinata a tale rilevante finalità.

Una buona notizia per le famiglie ma anche per le imprese – spiega il presidente di Regione, Augusto Rollandin -, le risorse hanno tenuto in piedi il settore edilizio che altrimenti sarebbe rimasto bloccato come avvenuto in altre regioni”.


www.ediliziaurbanistica.it